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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Guerra si sbilancia: "Dico Parma 2021 al 100%"

L'assessore alla cultura del comune di Parma: "Sarebbe ingiusto non prorogare il termine. Anche se non è entrato nel 'Cura Italia', il dossier entrerà nel prossimo decreto legge

“A costo di essere troppo ottimista dico che sarà Parma 2021”. Lo dice Michele Guerra, assessore alla cultura del Comune di Parma.  Il coronavirus ha di fatto mutilato la città della kermesse che - a sentire l'assessore - proseguirà con una proroga all'anno successivo , cercando di farsi trovare pronti già in autunno. “Aspettiamo un decreto che prolunghi l’anno al 2021 - dice Guerra -, non è entrato nel ‘Cura Italia’ solo per ragioni tecniche e non politiche, il 22 aprile il ministro Franchseschini ha detto che se anche non fosse entrato nel programma del ‘Cura Italia’ che sarebbe comunque entrato nel successivo Decreto Legge. Aspettiamo, noi facciamo sempre non meno di  quattro riunioni al giorno con i progettisti di Parma 2020 per farci trovare pronti, rimoduliamo il programma per provare a ripartire dall’autunno del 2020 e poi per tutto l’anno successivo. Mi sentirei di dire che al 100% sarà ancora l’anno di Parma Capitale italiana della Cultura. Quando il ministro dei Beni Culturali dice in commissione cultura che l’intenzione del Governo è quello di prolungare l’anno, quando il viceministro dell’ Economia dice che sarà ancora l’anno di Parma, quando c’è questa solidarietà abbinata alla difficoltà delle candidate di preparare progetti ambiziosi credo che sia difficile pensare che non sia corretto e conveniente prolungare l’anno della Cultura di Parma. A costo di essere troppo ottimista dico che al 100% sarà Parma 2021”.

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