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"Il carcere di Parma non sia un lazzaretto"

L'appello al sindaco Pizzarotti di Francesca Gamberini, coordinatore regionale di Cambiamo!

"Siamo consapevoli che in un ambiente come un carcere il covid19 possa diffondersi velocemente e che vadano prese misure di contenimento adeguate ma è assurdo che si vogliano trasferire tutti i detenuti positivi reclusi nelle varie carceri del distretto nel penitenziario di Parma. Via Burla non deve diventare il lazzaretto della regione. Le motivazioni sono spiegate chiaramente dai sindacati della polizia penitenziaria nella lettera da loro inviata al Comune di Parma. Portare tutti i detenuti positivi nella nostra città rischierebbe di fare esplodere una bomba sanitaria, anche alla luce del fatto che sono già 60 gli agenti della Polizia penitenziaria che hanno scoperto di essere stati contagiati. I detenuti positivi vanno isolati e curati quando necessario da personale con le adeguate protezioni e l'adeguata preparazione sanitaria, non certo ammassati un'unica struttura con il rischio di contagiare gli agenti, che, a loro volta, rischierebbero di contagiare colleghi e familiari. Chiediamo all'amministrazione comunale e al sindaco Pizzarotti di farsi portavoce presso il governo delle giuste osservazioni presentate da sindacati". Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!

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