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"Il carico di lavoro che si è riversato sulle farmacie di Parma è insostenibile"

Giorgia Costantino, segretario provinciale dell'Unione Generale del lavoro di Parma: "L’Asl fatica a rispondere alle richieste dei cittadini, oberata anch’essa dai numeri sempre sostenuti di contagi nella nostra provincia, che non diminuiscono nonostante ormai da giorni molti siano già in quarantena e isolati"

"Dopo l’entrata in vigore delle nuove norme che prevedono che anche col tampone antigenico effettuato in farmacia si possa porre fine alle quarantene e dall’isolamento fiduciario, come era prevedibile, il carico di lavoro che si è riversato sulle farmacie di Parma è insostenibile". E' quanto scrive in un comunicato Giorgia Costantino, segretario provinciale dell'Unione Generale del lavoro di Parma. "Le farmacie hanno appuntamenti già oltre ogni limite tollerabile. L’Asl - si legge sul comunicato - fatica a rispondere alle richieste dei cittadini, oberata anch’essa dai numeri sempre sostenuti di contagi nella nostra provincia, che non diminuiscono nonostante ormai da giorni molti siano già in quarantena e isolati. Non si comprende come si sia potuto pensare che le farmacie, pur ampliando il proprio orario di apertura e mettendo in campo tutti gli operatori disponibili potessero sopperire ad un numero così elevato di richieste. Probabilmente a questo punto non basterebbe neppure fare in modo che, pur garantendo i riposi ai lavoratori, si riuscisse a tenere aperte la farmacie anche la domenica. Abbiamo già messo a rischio la salute dei lavoratori della sanità, oberandoli di lavoro e costringendoli a turni massacranti, non permettendogli di fruire di ferie e permessi a causa di questa “emergenza sanitaria”, vogliamo ora mettere a rischio anche la salute dei tanti farmacisti della nostra provincia, che da mesi operano anch’essi in situazioni a rischio? Dopo aver massacrato il Sistema Sanitario Nazionale ed ora spremendo i farmacisti, a quale punto vogliamo arrivare? A chi faremo il tampone? Direttamente al barista prima di farci il caffè?? Bene le procedure di snellimento per l’uscita dalla quarantene, ma sempre tenendo a mente di essere realistici e valutare appieno i numeri, prima di lanciare i lavoratori in un inferno dantesco".

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