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Sabato, 2 Dicembre 2023
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Il complesso di San Paolo torna a nuova vita

Inaugurati i Laboratori Aperti ai “Chiostri del Correggio”, concluso il progetto di rigenerazione urbana

Conclusi i lavori de“I Chiostri del Correggio” con l'inaugurazione dei Laboratori Aperti: progetto di rigenerazione urbana dell'ex convento di San Paolo, con importanti risvolti legati ai temi della cultura, del turismo, dell'enograstranomia e dell'innovazione tecnologica. Sono stati investiti 6 milioni e 840 mila euro di cui 1.600.000 di fondi regionali e 5.240.000 di fondi del Comune incluso un cofinanziamento di 250 mila euro della Fondazione Cariparma.  

Il sindaco, Federico Pizzarotti, ha ringraziato tutti coloro che, a vario titolo, hanno concorso alla realizzazione del progetto. “Il recupero di questi luoghi – ha spiegato – è stato uno dei grandi obiettivi della nostra città. E’ nato circa una decina di anni fa ed è collegato alla realizzazione dei Distretti socio culturali, evocatici dei bisogni di attenzione di alcuni spazi abbandonati da anni, che avevano bisogno di essere rivalutati e riqualificati” 

L’Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi si è unito ai ringraziamenti del Sindaco ed ha parlato di “un momento importante per la città e per la Regione. Restituiamo oggi alla città un luogo abbandonato, che è stato completamente recuperato per diventare spazio di socialità e cultura. E’ stato un percorso non banale. L’idea di una sua riqualificazione è nata nel 2014. Il Comune si è candidato per un bando regionale “Laboratori aperti” in modo da accedere a contributi regionali ai quali si aggiungono anche quelli di Fondazione Cariparma per la ristrutturazione del campanile”  

“Penso che questa – ha detto l’assessore a Progetto Unesco Cristiano Casa - sia una tappa importante di un percorso iniziato nel 2015 con il riconoscimento di Parma Città Creativa della Gastronomia da parte di Unesco, al cui dossier già apparteneva la riqualificazione del San Paolo. Il nostro dossier, fondato sulla visione che questo territorio potesse diventare sempre più riconosciuto come Food Valley, si basava su tre pilastri fondamentali: production, education e experience. L’idea è che questo luogo concretizzi questi tre aspetti e abbiamo creato le migliori condizioni in questi anni affinché la prossima Amministrazione possa proseguire in questo percorso, grazie anche alla sinergia di un gruppo di lavoro, coeso e virtuoso, che mette insieme pubblico e privato”. 

“Oggi siamo di fronte al recupero di uno spazio – ha detto l’assessore alla Cultura Michele Guerra – che ci riempie di meraviglia, un esempio alto di prospettiva amministrativa lunga, che sa guardare lontano. Abbiamo usato questo Distretto come base del dossier di Parma Capitale Italiana della Cultura, all’interno del quale abbiamo insistito molto sul fatto che gli spazi riqualificati dovessero diventare anche occasione di rigenerazione del tempo che potevano produrre: il motivo di gioia maggiore ora è proprio vedere un tempo nuovo nascere, crescere e riprodursi in questo spazio architettonico rigenerato. Per questo è giusto che il San Paolo diventi un luogo di eccellenza della cultura enogastronomica, stando vicino e abbracciando elementi culturali così importanti dal punto di vista storico monumentale della nostra città, in un unico grande contesto geoantropologico”. 

Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore regionale Andrea Corsini che ha dichiarato: “L’intervento di rigenerazione dell’ex convento di San Paolo impreziosisce la città di Parma e arricchisce tutto il territorio. È un progetto in cui, come Regione Emilia-Romagna, abbiamo fortemente creduto: il nostro territorio è ricco di tesori da riscoprire e valorizzare, per rafforzare la nostra identità culturale e dare un impulso sempre nuovo alla già vasta offerta turistica della nostra meravigliosa regione

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