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Il Comune di Parma e la Polizia Locale per il benessere delle giovani generazioni

Il 16 Gennaio inizieranno gli incontri per un lavoro educativo di comunità

Il Comune di Parma è sempre più impegnato a realizzare interventi per promuovere una “cultura della sicurezza” che si ponga come obiettivo quello di valorizzare le relazioni sociali esistenti, investendo nella sicurezza partecipata e integrata.   

La Polizia Locale, quale polizia di comunità presente nel territorio, è consapevole di avere un ruolo nella prevenzione del disagio giovanile oltre che nel contrasto dei comportanti illeciti dei minorenni, dalle aggregazioni disturbanti ai fatti di microcriminalità.  Per questi motivi il Comando di Parma nel dicembre scorso ha ospitato il corso “Le Polizie Locali e l’Educazione alla Legalità” offerto dalla Scuola Interregionale di Polizia Locale di Modena, cui hanno partecipato anche ufficiali e agenti di altri Comandi di Polizia Locale della Provincia e che ha visto come docenti professionisti provenienti da Bologna, Genova e Torino. Tra gli obiettivi, oltre all’aggiornamento professionale, quello di acquisire la modalità per la tecnica d'apprendimento "Bottom up" e recepire nuove competenze per essere in grado di rapportarsi e comunicare in modo più efficace con le nuove generazioni.  A questo proposito, seguirà nei mesi di gennaio e febbraio, un ulteriore corso di approfondimento "Da un'altra prospettiva. Spunti per il miglioramento dell'efficacia degli interventi con giovani fuori-norma" al quale parteciperanno operatori della Polizia Locale e alcuni educatori dei Centri Giovani della città. Il corso sarà tenuto da Valentina Molin, sociologa e ricercatrice del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento, e da Riccardo Lodi, responsabile sede centrale Comunità Betania, coordinatore S.O.L.E. e progetto ONU “Family UNited” Parma.  

Questo corso è previsto nel progetto La vita è stupefacente senza la droga, che prevede una serie di attività di prevenzione e di contrasto all’uso delle sostanze. Grazie al finanziamento del Ministero dell’Interno per il quale è stato stipulato apposito accordo con la Prefettura di Parma, oltre all’installazione di videosorveglianza presso il parco Ducale e all’allestimento del veicolo utilizzato per le intercettazioni ambientali, nella parte dedicata alla prevenzione, il contributo permette al Comune di Parma di realizzare azioni previste nel più ampio progetto multicomponente WebEdu ( https://retewebedu.blogspot.com/ ) con il quale si vuole rendere la cittadinanza partecipe ad un lavoro educativo di comunità che ha come obiettivo l'innalzamento dei livelli di benessere dei nostri giovani e delle famiglie.   

Betania come ente del terzo settore opera nel “Piano di zona per la salute e il benessere sociale” del Distretto di Parma e fa parte del tavolo di progettazione inter istituzionale che si propone di promuovere e sviluppare progetti innovativi orientati alla prevenzione e alla riduzione nelle giovani generazioni di comportamenti a rischio. Questo in un processo di prevenzione per favorire la crescita nei bambini, nelle bambine e degli adolescenti, promuovendo obiettivi positivi per la propria vita.  Lo scopo è quello di avere strumenti in più che ci possano aiutare a dialogare meglio con i ragazzi e le ragazze, per coglierne le fragilità o i segnali di disagio, e che ci aiutino a migliorare il benessere famigliare.    

Si svolgeranno nei primi mesi del 2023 alcuni interventi che interessano la formazione degli agenti della polizia locale, la realizzazione di un’attività di prevenzione universale per potenziare l’autostima negli studenti delle classi prime di in Istituto Superiore e la realizzazione di una serie di incontri con la cittadinanza per parlare di giovani e benessere.  

In questo mese di gennaio è prevista, la realizzazione di un intervento di prevenzione universale presso l’Istituto Professionale Statale "Primo Levi". Il percorso formativo è rivolto alle classi prime e si svolgerà in due fasi parallele: 1) “Rischi e trasgressioni in adolescenza” incontri per tutte le classi prime; 2) Progetto Family UNited rivolto a 20 famiglie. Il percorso realizzato in classe mira a far acquisire ai ragazzi un miglioramento del pensiero critico, la resilienza e la capacità di scelta, (come confermano i dati di monitoraggio del progetto che viene effettuato in Trentino da parte dell’Università di Trento dal 2012), affrontando i temi della convivenza, della responsabilità personale di fronte alle regole, della legalità e della giustizia. Il progetto delle Nazioni Unite denominato Family UNited, sarà invece realizzato per 20 famiglie di studenti e studentesse che già hanno partecipato agli incontri svolti a scuola e mira a migliorare le skills genitoriali, il benessere famigliare e le capacità dei figli di affrontare la pressione dei pari.  

Il 16 gennaio, con la collaborazione dei Gruppi di Controllo di Vicinato, prenderà avvio un ciclo di 10 incontri per le famiglie nei quartieri e nelle frazioni dal titolo “Giovani e Benessere: Una sfida da vincere”.   Questi incontri sono stati presentati, stamattina in Municipio alla presenza degli assessori alla Legalità con delega alla Sicurezza Francesco De Vanna e ai Servizi Educativi Caterina Bonetti, del Prefetto di Parma, di Don Luigi Valentini e Riccardo Lodi per Betania e di Francesco Guatelli in rappresentanza dell’Associazione Controllo di Vicinato. Lo scopo dell’iniziativa è quello di fornire risposte ad alcuni interrogativi quali: come aumentare la responsabilità personale di un/una adolescente; come stimolare il pensiero critico e l'empatia nei giovani; come affrontare comportamenti sfidanti dei propri figli; come gestire lo stress proprio e dei figli in famiglia; come aumentare la fiducia reciproca nei rapporti giovani-adulti? Gli esperti risponderanno a questi quesiti.   

“E’ un progetto che non punta su interventi repressivi ma su un percorso che coinvolge esperti, famiglie, scuole, quartieri, frazioni in una formazione multifattoriale espressa da esperti e polizia locale in accordo con i contesti educativi della città che vuole incidere sulle molte sfaccettature del disagio giovanile attraverso competenze, presenze e dinamiche che pensiamo possano portare risposte concrete” ha commentato l’Assessore De Vanna.  “Oggi non solo le forze dell’ordine, ma tutti si devono sentire custodi e protagonisti del bene “sicurezza”. Lo vediamo: la prospettiva della repressione è solo orientata ad arginare un fenomeno, è chiaro, ormai come sia più efficace e necessario diffondere messaggi positivi, iniziative, incontri che portino a produrre gli anticorpi verso il disagio, verso comportamenti dannosi per sé e per gli altri prima che si manifestino” Ha commentato il Prefetto Garufi

L’Assessora Bonetti che ha voluto portare il progetto all’interno dei contesti educativi ha sottolineato “come la scuola, spazio democratico per eccellenza, ha anche il dovere di farsi parte attiva di questo percorso educativo a 360 gradi che si realizza con la collaborazione di tutti e può avere buon esito se coinvolgerà i ragazzi e le ragazze già da piccoli, perché vuole educare ad una vita consapevole. E’ importante che il percorso di crescita di tutti includa la prevenzione, questo significativo momento educativo deve essere partecipato da genitori, educatori, contesti di quartiere, mondo sportivo e da tutte le condizioni familiari”.  

Don Valentini e Riccardo Lodi Direttore della sede centrale di Betania hanno raccontato “La comunità Betania ha 40 di esperienza nel campo dell’accoglienza e dell’assistenza alle dipendenze. Questo progetto vuole incidere, sulla base di autorevoli competenze e su una collaborazione trasversale tra istituzioni ed i diversi contesti della città, muovendosi su tre assi: un’attività educativa nelle scuole, un seminario pubblico sul tema del disagio giovanile di richiamo internazionale che si svolgerà presso la Comunità Betania il 16 gennaio che ha anche il patrocinio dell’Università di Parma, per andare poi a toccare quartieri e frazioni in una serie di incontri aperti a tutta la cittadinanza”.

Per i Gruppi di controllo di vicinato Francesco Guatelli ha sottolineato l’impegno della grande rete del CDV come amplificatori del progetto “Siamo sentinelle del territorio, ma insieme alle sicurezza promuoviamo relazioni. La prevenzione del disagio passa proprio dalla sensibilità verso chi ci sta accanto, sull’ascolto e sull’aiuto reciproco”.  Gli appuntamentI,i che saranno diffusi negli auditorium di vari istituti scolastici in varie zone della città e poi nelle frazioni, rappresentano anche l’occasione:  

- per la Polizia Locale di rimarcare i rischi, sempre sottovalutati, della guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e/o alcoliche che costituiscono tra le prime cause degli incidenti stradali (gli incidenti sono tra le prime cause di morte dei giovani tra i 15 e i 24 anni);  

- per l’AssociazioneControllo di Vicinato di Parma di promuovere la diffusione del programma di “Controllo di Vicinato”: i rapporti di buon vicinato sono fattore di crescita delle relazioni tra i singoli e le famiglie mentre all’opposto l’isolamento è la prima causa della paura e dell’insicurezza.  

Il tutto nella prospettiva di una “cultura” della sicurezza e dell’attenzione che pone le persone al centro, protagoniste, fornendo spunti e riflessioni per poter meglio affrontare le piccole e grandi sfide quotidiane.  

Gli incontri si terranno prevalentemente presso gli istituti scolastici grazie alla collaborazione con i Dirigenti Scolastici, questo consentirà di garantire la partecipazione alle famiglie dei diversi quartieri.   

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