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Il Dipartimento di Medicina e Chirurgia vince il bando “Roche per i servizi a supporto di soluzioni innovative per la sclerosi multipla”

Premiato con un finanziamento di 25.000 euro un progetto volto al miglioramento di strutture, percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali per le persone con SM

Con l’intento di mettere al centro la persona e supportare nuove idee e modelli assistenziali efficaci per migliorare il percorso di cura e la qualità di vita dei pazienti, la seconda edizione del Bando “Roche per i servizi a supporto di soluzioni innovativi per la Sclerosi Multipla” ha premiato con un finanziamento di 25.000 euro il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, che ha vinto con il progetto “Brain Training -Cervello in Forma”: all’interno del Centro SM,  si propone l’implementazione di una sezione dedicata alla valutazione e al trattamento di disturbi cognitivi, allo scopo di integrare la pratica medica già in opera nel Centro.

La sclerosi multipla, oltre a disabilità fisica, causa spesso deficit cognitivi che riducono notevolmente  la qualità della vita a livello sociale, familiare e lavorativo. Basti pensare che il primo motivo per cui vengono licenziate le persone affette da sclerosi multipla non è la disabilità fisica, ma sono i disturbi cognitivi. Purtroppo non esistono farmaci specifici per il trattamento di questi disturbi: la terapia più efficace è la riabilitazione cognitiva, che, per motivi di mancanza di personale esperto e di tempo, è proposta da pochissimi centri in Italia.

Con questo progetto sarà creato per ogni paziente un percorso di screening, follow-up e trattamento da integrare alla pratica clinica routinaria e sarà svolta un’indagine approfondita non solo delle capacità cognitive, ma anche degli aspetti socio-economici che esse influenzano. Le modalità di intervento sono diverse: un percorso di riabilitazione cognitiva computerizzato individuale, un percorso di gruppo attraverso l’utilizzo di esercizi carta e matita e sedute di stimolazione elettrica transcranica, una nuova metodica che favorisce la formazione di nuove sinapsi e quindi la fissazione delle informazioni apprese. Verranno inoltre forniti assistenza e suggerimenti per poter svolgere esercizi anche in autonomia.

Ricercatori del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma sono impegnati da diversi anni nello studio e nella terapia della sclerosi multipla. Il progetto è stato realizzato da Franco Granella, ricercatore presso l’Università di Parma e responsabile da quasi 20 anni del Centro Sclerosi Multipla dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Oltre all’attività assistenziale, il prof. Granella si occupa di ricerca clinica nel settore delle malattie demielinizzanti e in quello delle cefalee essenziali. Partecipa al Registro Italiano Sclerosi Multipla e al Registro internazionale MSBase. E’ autore di oltre 130 articoli scientifici su riviste internazionali e Presidente Eletto della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee.

“Esprimo un particolare compiacimento per l’attribuzione del finanziamento al progetto presentato dal prof. Granella. Si tratta di un importante riconoscimento all’impegno di un ricercatore clinico impegnato da anni, con grande competenza, in questo settore. Soprattutto, è un concreto aiuto allo sviluppo di un approccio terapeutico su un aspetto importante di una patologia di grande rilevo sociale” ha dichiarato il Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, prof. Ovidio Bussolati.

La seconda edizione del Bando, che ha premiato anche altri 11 progetti provenienti da Enti delle Regioni Puglia, Lazio, Abruzzo, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Campania, Sicilia e Emilia Romagna, è la testimonianza concreta dell’impegno annunciato con il programma “La Roche che vorrei”, che mira a garantire la massima trasparenza nell’interazione e nella collaborazione con la classe medica, con le strutture ospedaliere, con gli enti di ricerca e le associazioni di pazienti, con il mondo scientifico e dell’associazionismo. La selezione e valutazione dei progetti, premiati con un finanziamento complessivo di euro 300.000, è stata affidata a Fondazione Sodalitas in qualità di partner esterno.

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