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Chiesi porta a Parma il futuro della medicina con il nuovo centro di ricerca: produrrà farmaci biologici

 Oggi il gruppo biofarmaceutico ha celebrato a Parma “l’inizio dei lavori” del Biotech Center of Excellence. Sarà operativo dal 2024

 Oggi il gruppo biofarmaceutico Chiesi ha celebrato a Parma “l’inizio dei lavori” del Biotech Center of Excellence, il nuovo polo di eccellenza per lo sviluppo e la produzione di farmaci biologici. Il nuovo polo di eccellenza per lo sviluppo e la produzione di farmaci biologici sorgerà a Parma nell’area dello stabilimento di produzione. La costruzione dell’edificio procede a ritmo serrato, si prevede di installare i primi impianti entro i primi mesi del 2023.

Il Centro sarà operativo dal 2024, proiettandosi verso il futuro della medicina e sarà specializzato nello sviluppo e produzione di principi attivi come anticorpi monoclonali (prodotti con tecniche di Dna ricombinante a partire da un singolo tipo di cellula immunitaria), enzimi e altre proteine. Dalle cellule al farmaco finito, quindi, fino all’imballaggio per il mercato internazionale, richiamando in Italia talenti e competenze tecniche cruciali per lo sviluppo di un know-how specializzato.

La creazione del Biotech Center of Excellence si posiziona anche come risposta alle difficoltà portate dalla pandemia, che ha evidenziato la necessità di migliorare la resilienza del sistema sanitario, nel segno di una maggiore sostenibilità. Oggi, infatti, soltanto il 22% di tutti i nuovi trattamenti sviluppati a livello mondiale ha origine in paesi europei e questo è in parte causato dal rallentamento della crescita degli investimenti in Ricerca e Sviluppo in tutto il territorio.

All’evento, presso il polo produttivo di Chiesi - San Leonardo a Parma, dove sta sorgendo il nuovo Centro, sono intervenuti il viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, l'assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione della Regione, Vincenzo Colla, il Sindaco di Parma Michele Guerra, il presidente di Farmindustria Marcello Cattani e i vertici del Management del Gruppo.

“Il successo del Made in Italy è possibile grazie a realtà come Chiesi, al primo posto tra le aziende private per gli investimenti in ricerca e sviluppo in Italia: oltre il 20% del fatturato, circa mezzo miliardo di euro nel 2022 e al primo posto anche per numero di brevetti. Il Gruppo Chiesi punta ora sui farmaci biologici inclusi gli anticorpi monoclonali con un investimento da 85 milioni di euro in un polo di eccellenza internazionale a Parma confermando la propria cultura d'impresa incentrata sul paziente, sull'innovazione e sulla massima sostenibilità ambientale,” ha commentato il viceministro Valentino Valentini.

“Ricerca, innovazione e nuove tecnologie sono le leve strategiche che permetteranno già ora e nel prossimo futuro a un territorio come l’Emilia-Romagna di poter competere a livello internazionale. Per questo, l’apertura di questo centro è un’ottima notizia che va ad arricchire la nostra regione di un altro luogo di eccellenza nel campo della farmaceutica. Come istituzione intendiamo essere al fianco delle realtà imprenditoriali che investono in buona occupazione, innovazione e ricerca, mettendo loro a disposizione opportunità sempre maggiori. A partire da un sistema regionale che si arricchisce, con l'inaugurazione giovedì al Tecnopolo di Bologna, del supercomputer europeo Leonardo, il quarto per potenza di calcolo nel mondo, un’infrastruttura straordinaria, al servizio del Paese e dell’Europa, che vede anche nella farmaceutica e nelle biotecnologie alcuni dei settori dalle maggiori potenzialità” – ha affermato il Presidente Stefano Bonaccini.

“Siamo orgogliosi di presentare oggi alla presenza delle istituzioni locali, regionali e nazionali questo nuovo polo d’eccellenza. Per Chiesi è da sempre fondamentale investire nella ricerca con l’obiettivo di far diventare il nostro Paese, e l’Europa, reali protagonisti in materia di produzione e accesso all’innovazione. Inoltre, il nuovo Biotech Center of Excellence rappresenta un messaggio forte del nostro impegno per il paese e per la comunità di Parma in particolare, dove la nostra azienda è nata,” ha dichiarato Alberto Chiesi, Presidente del Gruppo Chiesi.

Per raggiungere l’obiettivo di un’Italia e un’Europa sovrana in materia di produzione e accesso all’innovazione, infatti, è fondamentale che le istituzioni europee e nazionali lavorino sulla creazione di un quadro normativo e regolatorio agile e a prova di futuro, nonché sul mantenimento di un forte sistema di incentivi che incoraggi i progressi della scienza, della tecnologia e dei farmaci innovativi. È necessario puntare a ecosistemi regolatori e normativi che superino i concetti di valutazione dell’innovazione sanitaria su base tecnologica per concentrarsi maggiormente sul valore apportato ai pazienti e ai sistemi sanitari nel loro complesso.

“Con il Biotech Center Chiesi intende internalizzare il suo know-how per avere un impianto di ricerca e produzione efficace, capace di sviluppare nuovi farmaci e favorire l’integrazione con l’impianto manifatturiero presente sul nostro territorio. L’obiettivo è quello di diventare un centro di eccellenza per quanto riguarda le nostre molecole. Il Biotech Center sarà avanzato dal punto di vista delle biotecnologie e sarà sviluppato con le stesse prerogative degli altri impianti dell’azienda. Investire nel settore dei farmaci biotecnologici significa puntare sulla medicina del futuro, in altre parole prepararci a rispondere ai nuovi bisogni terapeutici della popolazione,” ha concluso Antonio Magnelli, Head of Global Manufacturing Division del Gruppo Chiesi.

L’incontro è stato anche l’occasione per raccontare l’impegno di Chiesi a favore della ricerca in Italia; infatti, il Gruppo continua a investire nel territorio, portando avanti progetti in grado di produrre valore e nuovi posti di lavoro altamente qualificati. Le nuove opzioni terapeutiche garantite dal Biotech Center of Excellence permetteranno all’azienda di diventare un attore importante del comparto biofarmaceutico, un settore in costante crescita da circa 10 anni. 

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