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Il lupo nella Bassa Parmense: diversi avvistamenti tra Torrile e Trecasali

Gli esperti: “Una convivenza pacifica è possibile”

La convivenza con il lupo, oggi “di casa” anche nella Bassa Parmense, è possibile. A dirlo gli esperti che sono interventi al convegno “Il lupo nella Bassa: buone pratiche per la convivenza” organizzato al circolo Il Portico di Torrile grazie alla collaborazione tra i comuni di Torrile e Sissa Trecasali, Riserva naturale di Torrile e Trecasali, Lipu, Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Parchi del Ducato e Wolf Apennine Center. 

“Nel luglio del 2019 – ha spiegato Gigliola Magliocco della Riserva naturale di Torrile Trecasali – il primo cucciolo di lupo fu avvistato e fotografato da un agricoltore a Torrile. Per tutti noi fu una scoperta inaspettata”. 

Da lì l’inizio di un percorso di progressiva conoscenza per tutto il territorio della Bassa, non più abituato alla presenza del lupo. 

“Non bisogna avere paura del lupo – tranquillizza Luigi Molinari del Wac, Wolf Apennine Center -, ma bisogna rispettarlo. È un grande predatore e, pertanto, bisogna fare di tutto per evitare che si avvicini a noi. Non bisogna nutrirlo né creare condizioni in base alle quali sia portato ad avvicinarsi alle nostre case o aziende agricole. Il lupo sta bene lontano dalle persone, ma per fame può essere spinto ad avvicinarsi agli ambienti antropizzati. È un animale che riesce ad adattarsi facilmente. Si ciba di cervi, caprioli, cinghiali, ma anche di nutrie, particolarmente numerose nella Bassa”. 

In pianura non è stato reintrodotto, bensì è arrivato, o meglio tornato, per effetto di una dispersione naturale dall’Appennino. 

IL LUPO NELLA BASSA Avvistamenti a Torrile e Trecasali La convivenza è possibile 005 Vademecum-2

Tanti i consigli, illustrati durante il convegno, per convivere pacificamente. Ai cittadini la richiesta di non abbandonare rifiuti organici o scarti di cibo nelle vicinanze dell’abitazione, fattori che potrebbero attrarre il lupo, mentre per gli allevatori il suggerimento è di proteggere il bestiame con cani da guardiania, recinzioni elettrificate e ricoveri notturni anti-lupo così come il suggerimento di non lasciare scarti organici nella letamaia e nelle vicinanze della stalla. 

“Il lupo può essere un pericolo per le nostre aziende – la voce del mondo allevatoriale, affidata a Daniele Gaiani -. Servono certamente accortezze da parte nostra come allevatori, ma anche un sistema di supporto che ci permetta di difenderci al meglio e fronteggiare i danni subiti”. 

Da qui la proposta del presidente dei Parchi del Ducato Agostino Maggiali: “La grande sfida è quella di creare un’alleanza con il mondo agricolo. Coinvolgere le associazioni di categoria per fare informazione tra gli allevatori”. 

Soddisfatti gli amministratori locali: “Come sottolineato dagli esperti – hanno dichiarato i sindaci di Torrile Alessandro Fadda e di Sissa Trecasali Nicola Bernardi – il lupo è un animale controverso e polarizzante come il calcio, la politica o, per restare ad esempi attuali, il green pass. È cioè un animale che divide: c’è chi lo ama e chi lo teme. La nostra scelta, come amministratori, è stata quella di proporre incontri, come quello di Torrile, durante i quali fare informazione, in maniera equilibrata, coinvolgendo tutti i soggetti interessati”. Per maggiori dettagli: www.comune.torrile.pr.it o www.comune.sissatrecasali.pr.it

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