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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il progetto Osservatorio Permanente della Legalità dell’Ateneo approvato dalla Regione anche per il 2021-2022

Con valutazione positiva. Tante le attività in programma

L’Osservatorio Permanente Legalità dell’Università di Parma annuncia oggi, nella giornata dell’anniversario della strage nella quale perse la vita il magistrato Paolo Borsellino, l’approvazione con valutazione positiva, da parte della Regione Emilia-Romagna, con delibera di Giunta, del Progetto Osservatorio permanente della legalità dell’Ateneo di Parma e il riconoscimento di un contributo economico per la prosecuzione delle sue attività anche per il 2021 e 2022.

Inoltre, il progetto sarà sostenuto anche, per la prima volta, dal Comune di Parma che ha espresso l’intenzione di supportare le attività dell’Osservatorio Permanente Legalità dell’Ateneo attraverso la stipula di un Accordo di collaborazione attraverso la Presidenza del Consiglio Comunale, dall’Unicef, che ha manifestato la stessa volontà, e dalla Fondazione Cariparma che ha deliberato un finanziamento e ha valutato molto positivamente il progetto.

Per rafforzare la programmazione dell’Osservatorio sarà poi sottoscritto un nuovo Accordo di programma tra il Rettore Paolo Andrei e il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Le attività dell’Osservatorio proseguiranno sotto la guida di Monica Cocconi, Delegata del Rettore per l’Anticorruzione e la Trasparenza e responsabile scientifica dell’Osservatorio e di Elia Minari, coordinatore organizzativo dell’Osservatorio Permanente Legalità.

Le attività formative, nell’ambito del corso “Prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione” dell’Università di Parma, negli ultimi anni hanno registrato diverse centinaia di partecipanti e hanno richiamato anche studenti universitari e giovani laureati da altre università. Le attività formative dell’Osservatorio hanno visto l’iscrizione anche di numerosi dirigenti pubblici, avvocati, rappresentanti delle forze dell’ordine e altri professionisti.

Inoltre, l’Osservatorio prosegue la collaborazione con CSEIA - Center for Studies in European and International Affairs dell’Università di Parma e con il progetto europeo “B4Peace”, oltre che con enti nazionali e dell’Unione europea.

 

Nell’ambito dell’Osservatorio proseguiranno le attività di ricerca e sensibilizzazione in collaborazione con le associazioni di categoria GIA Parma, CNA e Confartigianato Imprese Parma con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione delle infiltrazioni di attività criminose di tipo organizzato e mafioso. 

L’Osservatorio collabora anche con la Prefettura di Parma, il Tribunale di Parma, l’Ordine degli Avvocati di Parma, la Fondazione dell’Avvocatura Parmense, il circolo culturale Il Borgo, il Comune di Sorbolo Mezzani, l’associazione culturale antimafia Cortocircuito, l’Unicef e l’associazione Libera. 

Continuano a collaborare attivamente all’Osservatorio diversi docenti dell’Ateneo di Parma: Laura Pineschi, Direttrice dello CSEIA e docente di diritto internazionale, Giacomo Degli Antoni, Presidente del corso di laurea in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, Emanuele Castelli e Veronica Valenti del Dipartimento di Giurisprudenza, Studî politici e internazionali e Pierluigi Marchini, del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, oltre al dottore di ricerca Gianluca Gabrielli.

Il programma dell’Osservatorio prevede la realizzazione di seminari e incontri formativi, lezioni tematiche e attività di ricerca con una spiccata vocazione innovativa, interdisciplinare ed europea.

L’Osservatorio sta organizzando anche degli incontri formativi nelle scuole che saranno realizzati con la collaborazione di Alessia Pellicciari, laureata magistrale dell’Università di Parma e rappresentante a Parma dell’Associazione antimafia Cortocircuito.  

L’Osservatorio Permanente Legalità nasce dalla consapevolezza che i fenomeni criminali di tipo mafioso possono infiltrarsi all’interno di rilevanti settori economici, in particolare in contesti benestanti come la provincia di Parma. Inoltre, il rischio di infiltrazione mafiosa è ancora più rilevante a causa della pandemia. Dunque, l’Ateneo intende rafforzare il proprio impegno per la legalità in sinergia con diversi enti e istituzioni

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