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Il quartiere Montanara zona 30: viabilità a misura di pedone e due ruote

L'intervento relativo alla nuova Zona 30 al quartiere Montanara, partito lo scorso autunno, rientra nel Piano Nazionale di Sicurezza Stradale finanziato dal Ministero dell'Ambiente attraverso la Regione per il 50% delle risorse per un quadro economico di 260 mila euro

L'Assessora alle Politiche di Mobilità Sostenibile del Comune di Parma, Tiziana Benassi, ha inaugurato la nuova “zona 30 Montanara” con un taglio di nastro tra via Campioni e via Manzoni cui hanno partecipato i Consiglieri Comunali Sebastiano Pizzigalli e Barbara Sartori e i CCV Montanara, Maria Pia Viggiano direttrice dei lavori ed Emiliano Prevoli Societa S.T.P. Engineering Srl oltre che Nicola Ferioli dirigente del Settore Mobilità ed Energia del Comune di Parma.

  L'intervento relativo alla nuova Zona 30 al quartiere Montanara, partito lo scorso autunno, rientra nel Piano Nazionale di Sicurezza Stradale finanziato dal Ministero dell'Ambiente attraverso la Regione per il 50% delle risorse per un quadro economico di 260 mila euro.   

Con questo progetto tutti gli accessi alla zona perimetrata da via Enza e strada Montanara e tutti gli accessi nella zona perimetrata da strada Langhirano a partire dalla rotatoria Stendhal e fino a via Berzioli sono stati messi in sicurezza. Le intersezioni critiche e pericolose come via Campioni/via Manzoni, via Ognibene/via Raimondi , via Ognibene/via Raffaello, via Aleotti/via Pellicelli hanno acquisito gli idonei attraversamenti pedonali o opportuni rialzamenti creando le cosiddette piazze traversanti/piazze rialzate, con percorsi pedonali tattili per i non vedenti e idonea segnaletica. In tutto il quartiere è stata realizzata anche una nuova segnaletica così da regolamentare meglio gli stalli di sosta e garantire maggiore sicurezza .  

Su tutti gli accessi sono stati installati idonei portalini a caratterizzazione della Zona 30 , scritte a terra e bolli per ribadire il limite della velocità. Portare la velocità al massimo ai 30 all'ora in quartieri residenziali come questo significa uno scatto verso una vera democrazia degli spazi pubblici da utilizzarsi così più liberamente da parte di pedoni e biciclette. Il percorso progettuale ha visto un forte coinvolgimento del quartiere Montanara , con alcuni dei consiglieri di maggioranza che hanno attivamente fin dall'inizio e il CCV che ha raccolto segnalazioni e stimolato risoluzioni di criticità, che gli uffici tecnici e i progettisti hanno incrociato con i dati sugli incidenti e sui flussi di traffico interni al quartiere. Il percorso partecipativo con il CCV e con le associazioni e i cittadini che di volta in volta hanno partecipato agli incontri ha portato ad un risultato che ha visto risolvere la maggior parte delle situazioni inizialmente segnalate così da ottenere soddisfazione di tutti per la bontà dell'intervento.  

Questa nuova dimensione stradale del quartiere Montanara si sintonizzerà anche con gli interventi che hanno interessato e proseguiranno su Strada Langhirano, in modo da creare un rallentamento di velocità su questo percorso che risulta uno dei più incidentati all'interno dell'area urbana.  

"Non possiamo che essere soddisfatti di questa inaugurazione" ha detto l'Assessora Benassi "che prosegue la Riforma della Mobilità che abbiamo promosso durante il nostro mandato. Solo per Zone 30, nuove piste ciclabili/bike lane e interventi di traffing calming abbiamo investito più di 10 milioni di euro. Il quartiere Montanara, analogamente ad altri quartieri già oggetto di interventi di zona 30 come Cittadella, Pablo e San Leonardo, ha ora un traffico regolamentato a misura di pedoni, biciclette e attività di socializzazione. Si tratta di un risultato cui hanno partecipato oltre i tecnici i cittadini e i consiglieri volontari. Si tratta di un percorso felice che verrà esteso anche agli altri quartieri della città: a tal fine abbiamo già impegnato 1.148.000 € sul bilancio 2021. Le zone 30 non solo calmierano la velocità dei veicoli, ma diminuiscono inquinamento, rumore e aumentano la sicurezza e la qualità di vita delle persone; prevede un cambiamento di abitudini, una consapevolezza culturale, un miglioramento del benessere di chi vive e attraversa un quartiere di Parma cui sono felice di aver contribuito"  

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