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Il "Re dei salumi" va tutelato: le preoccupazioni della Flai dopo l'inchiesta di Report sui prosciutti Dop

"Occorre attivarsi subito per attuare politiche di filiera e tutelare l'economia di un intero territorio"

La FLAI CGIL di Parma esprime tutta la sua preoccupazione in merito ai fatti riportati nel servizio della trasmissione Report andata in onda nella serata di lunedì 20 maggio, dedicato alla commercializzazione di prosciutti Dop che non rispettano il disciplinare.

Dalle notizie apparse, si evincono le problematiche di un intero comparto che negli anni non ha saputo mettere in atto politiche di valorizzazione della filiera e di contingentamento delle produzioni, a tutela della qualità del prodotto, della sua valorizzazione, delle condizioni di lavoro degli addetti nel settore che, in ormai molti casi, sono sottoposti a processi di appalti di dubbia legittimità e sfruttamento.

Il Prosciutto di Parma è un prodotto trainante per l'economia della nostra provincia, un'eccellenza conosciuta e apprezzata anche all'estero, che quotidianamente vede più di 3000 addetti coinvolti nella lavorazione del prodotto, vero valore aggiunto di una DOP che da anni porta il nome del nostro territorio nel mondo.

Crediamo sia utile trovare sinergie comuni per ridare al "re dei salumi" l'importanza che in anni di storia si è costruita con il lavoro di tutti gli addetti del settore, la loro sapienza e la passione che ancora oggi viene messa nella preparazione e nel controllo di questa eccellenza.

La FLAI di Parma continuerà a monitorare l'evolversi della situazione, confrontandosi con chi vorrà tutelare un intero territorio, la filiera produttiva, il lavoro di qualità e un marchio che contraddistingue da sempre.

Ci attiveremo da subito per sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti e richiamarli alla responsabilità sociale, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori oggi impiegati in questo settore che subiscono scelte pericolose da parte di chi negli anni ha pensato solo al proprio profitto.

Siamo certi che i fatti raccontati da Report siano ascrivibili ad una minima parte dei soggetti operanti nel settore e che la filiera possa fare quadrato, isolando chi continuerà ad operare fuori dalle regole.

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