In arrivo un milione e 300 mila euro per 18 cantieri
Sicurezza del territorio, gli investimenti della Regione consentiranno nel territorio di Parma di migliorare reti viarie e infrastrutture
Sicurezza di strade comunali e provinciali, interventi per consolidare versanti in frana e le difese delle sponde dei corsi d’acqua, oltre che per accrescere l’efficienza idraulica di fiumi e torrenti. A Parma è previsto l'arrivo di un finanziamento di 1 milione e 300 mila euro per 18 cantieri.
Gli interventi interessano 17 Comuni. Quattro quelli previsti ad Albareto: in località Rio Case Pattoneri saranno regimate le acque del rio Montichiari a difesa dell’abitato (30mila euro); in località Pieve di Campi/Rovina verrà messa in sicurezza la strada comunale Rovina/Monte Rizzone (50mila euro); in località Gotra si renderà più sicura la strada comunale con lavori da 40mila. Sul Taro, sarà ripristinato il manufatto idraulico “Diga di Gotra” in località Lago Scuro (125mila euro).
Quest’ultimo intervento è a cura del Servizio territoriale di Parma dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile. Due interventi a Bardi: approvati sia i lavori di consolidamento della scarpata di valle e la ricostruzione della carreggiata della Provinciale 25 delle Pianazze (23.700 euro), che la sistemazione idrogeologica e il consolidamento della frana che interessa la strada di bonifica Santa Giustina – Granere (40mila euro). A Bedonia, sulla Provinciale 359R di Salsomaggiore e Bardi si consoliderà la scarpata di monte al Km 81+200, per un investimento di oltre 45mila euro. A Berceto, sulla Provinciale 19 del Manubiola e su quella 523R del Colle di Cento Croci, si procederà ai lavori urgenti di messa in sicurezza della scarpata di monte e al ripristino del reticolo di scolo (25.620 euro). A Borgo Val di Taro, per le opere di ripristino del corpo stradale della Provinciale 20 del Bratello e del reticolo di scolo danneggiato da una frana, si investiranno 39.600 euro. A Pellegrino Parmense sono programmati e finanziati con 32.700 euro i lavori per la messa in sicurezza della carreggiata stradale tra Case Mezzadri e San Vittore sulla Provinciale 54 delle Terme e la messa in sicurezza del muro di sottoscarpa sulla Provinciale 359R di Salsomaggiore. A Varano de’ Melegari, sulla Provinciale 30 di Pellegrino, partiranno i lavori mettere al sicuro la scarpata di valle (43mila euro). A Varsi, un consistente intervento di consolidamento della Provinciale 42 del Mozzola o Rocca Vecchia sarà realizzato attraverso opere di sostegno a valle (152mila euro). A Busseto il ripristino delle scarpate destra e sinistra della Fossa Parmigiana sulla strada comunale del Lino 54/55 Frescarolo vede un finanziamento pari a 89mila euro. A Lesignano de’ Bagni la strada di bonifica Fienile – Bora – Ciola necessita di lavori urgenti di ripristino della massicciata stradale (40mila euro).
A Parma capoluogo si interverrà per ripristinare le scarpate destra e sinistra del Cavo Canaletto sulla Strada Pedrignano (50mila euro). A Sissa Trecasali oggetto dell’intervento da 60mila euro saranno le scarpate destra e sinistra del Cavo Divisorio in località Strada Padana Coltaro. Un grosso intervento a cavallo di più Comuni è finanziato tra S. Secondo, Roccabianca, Sissa-Trecasali e Parma per ripristinare il franco arginale, in destra e sinistra idraulica del fiume Taro, danneggiato da cedimenti localizzati, a cura di Aipo, per un importo di 350mila euro. Un altro intervento trasversale a tre territori comunali è in previsione tra Fidenza, Soragna e Fontanellato sui torrenti Parola, Rovacchia e Rovacchiotto, dove occorre ripristinare le erosioni spondali e risezionare l’alveo (64mila euro).
“Il cambiamento climatico mette a dura prova il nostro territorio e lo pone di fronte a sfide nuove- commenta Irene Priolo, assessore regionale alla Protezione civile-. E in un momento difficile come quello che stiamo vivendo sul piano internazionale, gli interventi sul territorio devono andare avanti. Gli investimenti programmati sono significativi, perché destinati ad accrescere la sicurezza e la resilienza delle nostre comunità, in particolare quelle che vivono e lavorano nelle aree più fragili della regione: l’Appennino, la costa o nelle zone dei corsi d’acqua”.