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Italia: un network di 22 enti territoriali e 7.872 associazioni per rispondere ai bisogni dei nuovi poveri

Il 9 settembre il lancio in contemporanea da Milano, Parma e Bari del progetto “HUB4ALL - Sviluppo corresponsabile a sostegno della popolazione vulnerabile in Italia” di cui l’ong AVSI è capofila. Presenti all’evento Anna Scavuzzo vicesindaco di Milano; Laura Rossi, assessore al Welfare del Comune di Parma e Francesca Bottalico, assessore alla Città solidale e inclusiva del Comune di Bari

Un progetto di 12 mesi finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e realizzato attraverso il partenariato di 22 realtà tra cui l’ong AVSI, la rete Banco Alimentare, di cui fanno parte Fondazione Banco Alimentare Onlus e 18 Organizzazioni Banco Alimentare Regionali, la rete della Fondazione Banco Farmaceutico, e l’Associazione Portofranco Milano Onlus. Saranno coinvolti in attività di volontariato più di 33 mila giovani, mentre quasi 9 mila realtà del territorio beneficeranno di formazione e corsi di capacity building e saranno raggiunte 1.624.159 persone vulnerabili.

L’obiettivo del progetto è concorrere alla lotta alla povertà e garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo, come indicato dall’Agenda 2030 (obiettivi 1 e 12). Punto di forza del progetto è l’ampio partenariato: una vasta rete di soggetti agirà in modo integrato per rispondere ai bisogni primari delle fasce più vulnerabili della popolazione: il bisogno di cibo sano, di farmaci, e di educazione.

Gli enti e le associazioni coinvolte, presenti in modo capillare su tutto il territorio nazionale, faranno leva su tre azioni e interventi che mettano al centro la persona e le relazioni di comunità: 1) favorire lo sviluppo del volontariato e promuovendo la cultura della solidarietà 2) sviluppare la collaborazione tra enti del terzo settore; 3) rilevare i bisogni del territorio, accentuatisi a causa della pandemia.

“AVSI in Italia lavora tramite partenariati virtuosi tra soggetti diversi e qualificati come il terzo settore e gli enti territoriali, pensiamo infatti che non si possano affrontare da soli le sfide odierne, per rispondere ai bisogni dei nuovi poveri bisogna farlo insieme. Questo progetto ne è un esempio” racconta Giampaolo Silvestri, segretario generale di Fondazione AVSI. “Il crescere dei bisogni rende sempre più urgente il saper collaborare tra soggetti diversi per rispondere alle tante necessità delle persone in difficoltà, con un approccio non parziale o assistenzialista ma capace di risuscitare speranza e desiderio di azione”, aggiunge Giovanni
Bruno, presidente Fondazione Banco Alimentare ONLUS.

“In un periodo complicato come quello che stiamo vivendo, rafforzare le reti del volontariato, al fine di aiutare con più efficacia chi vive in condizioni di indigenza, è essenziale per il Paese; c’è ’urgenza di fornire a chi è povero ciò di cui ha bisogno, ma anche quella di dare a tutti un segnale di speranza, mostrando come fare il bene arricchisca, anzitutto, l’umanità di chi lo compie”, dichiara Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Alberto Bonfanti, presidente di Portofranco Milano riassume così il contributo e il valore di questo progetto: “Come Portofranco siamo lieti e grati di poter partecipare a questa vasta rete dando il nostro contributo nell’ambito dell’educazione dei più giovani, perché la povertà educativa è spesso alla base di grandi sofferenze del nostro tempo”.

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