rotate-mobile
Attualità

Kamila, la cooperativa Md attacca il sindacato: "Le azioni hanno provocato enormi disagi e difficoltà"

L'azienda prende posizione contro l'Adl Cobas e i lavoratori: "I continui ricatti di pochi stanno mettendo a rischio la sostenibilità dell’appalto e quindi della relativa occupazione. Auspichiamo una svolta decisiva e la possibilità di lavorare serenamente"

Dopo le proteste e i presidi del sindacato Adl Cobas davanti ai cancelli dell'azienda Kamila, la cooperativa Md - che si occupa di stoccaggio e la movimentazione delle merci per conto di Kamila - interviene sulla vicenda: "Le azioni messe in atto da alcuni lavoratori del sindacato hanno creato disagi e difficoltà". 

"Non si può lavorare così - si legge in una nota della cooperativa Md. È quello che viene da dire dopo l’ennesimo e ultimo episodio avvenuto nei magazzini di Parma dove la nostra cooperativa, MD, svolge da tempo un lavoro puntuale e preciso riconosciuto dai committenti per le attività di handling (stoccaggio e la movimentazione delle merci). 

Già nelle scorse settimane le azioni poste in essere da una trentina di persone (su 180 dipendenti che operano nella piattaforma di Parma), legate ad un sindacato autonomo ha creato enormi disagi e difficoltà a rispettare gli impegni presi con i nostri clienti: pochi soci lavoratori, ma capaci tuttavia di bloccare il lavoro di tanti altri operatori che continuano a fare la loro parte con correttezza e lealtà all’azienda. Nonostante gli interventi di "raffreddamento" e confronto proposto anche dalle Istituzioni (che ringraziamo per essere state sempre al nostro fianco nella ricerca di soluzioni positive alle difficoltà) il clima non è cambiato.

Ogni proposta migliorativa della cooperativa non è stata accettata. Gli incontri con la Prefettura hanno dato l’occasione per dimostrare la corretta applicazione del CCNL da parte di MD, ma anche la bontà dell’accordo concertato e siglato con i sindacati confederali che prevede in risposta al tema del caro vita il riconoscimento di compensi aggiuntivi legati alla presenza e la premialità attraverso un sistema sostenibile economicamente. Un segno, questo, dell’attenzione concreta alle esigenze dei lavoratori.

Tutto questo sembra ancora non bastare. L’ultimo episodio è esemplare: la sospensione cautelare applicata a un lavoratore che nonostante diversi richiami continuava a violare le procedure di sicurezza in magazzino, ha provocato l’agitazione di una trentina di suoi colleghi che, restando all'interno della piattaforma logistica, hanno bloccato i mezzi di lavoro e boicottato l’attività lavorativa a tutti gli altri colleghi per 6 ore. MD ha sempre operato seguendo le regole. Il suo interesse, oltre a rispondere con correttezza alle richieste dei committenti ed in questo caso del cliente Kamila, è quello di agire nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Certo non è possibile sottostare a comportamenti come quelli appena denunciati. I continui ricatti di pochi
stanno mettendo a rischio la sostenibilità dell’appalto e quindi della relativa occupazione. Auspichiamo una svolta decisiva e la possibilità di lavorare serenamente"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Kamila, la cooperativa Md attacca il sindacato: "Le azioni hanno provocato enormi disagi e difficoltà"

ParmaToday è in caricamento