La classifica delle città in cui si spende di più (e di meno) per luce e gas: Parma è 35esima
Il prezzo delle utenze è salito del +141,3% per quanto riguarda energia elettrica, gas e altri combustibili (al mese di ottobre). La città si piazza a metà classifica
L'aumento dei prezzi di energia elettrica, gas e altri combustibili ad ottobre 2022 è stato del 135% su base nazionale, con una stangata a famiglia pari in media a 1.820 euro in più in un anno. In alcune città tra le 70 monitorate dall'Associazione nazionale consumatori si è superato addirittura il 160%. L'inflazione, che ha raggiunto ad ottobre la percentuale record dell'11,8%, ha inciso in modo diseguale sugli aumenti, che non sono gli stessi in tutti i luoghi. Infatti, generalmente, i prezzi in città crescono più velocemente rispetto alle periferie, e al nord più che al sud. A tal proposito l'Associazione nazionale consumatori ha stilato due classifiche: una riguarda le città più "virtuose", dove gli aumenti sono stati "minori", e un'altra quelle più tartassate, dove invece la crescita dei prezzi è stata maggiore rispetto alla media nazionale. Parma su settanta città è al 35esimo posto, a metà classifica. Il prezzo delle utenze è salito del +141,3% per quanto riguarda energia elettrica, gas e altri combustibili (al mese di ottobre).
Tra le città più virtuose, si segnalano: Cosenza (+118,9%); Avellino (+116,8%); Gorizia (+116,4%); Reggio Calabria (+115,8%); Catanzaro (+115,6%); Caserta (+110,2%) e Benevento (+109,4%). In questa speciale classifica al terzo posto si piazza Napoli, che registra un +108,3%. Alle spalle della prima in classifica troviamo invece Aosta: il capoluogo di regione ha registrato un +98,3%. "Vince" Potenza, in Basilicata: la città ha registrato un aumento dei prezzi pari al +96,1%. Il capoluogo della regione è perciò il solo, insieme ad Aosta, a non aver raddoppiato le tariffe.
Tra le città più tartassate, classificatesi dal decimo al quarto posto, si segnalano: Imperia (148,1%); Biella (+148,3%); Vercelli (+148,5%); Massa Carrara (+150,3%); Alessandria (+151%); Lodi (+151,2%) e infine Bologna (+151,7%). Sul gradino più basso del podio c'è Teramo: la città abruzzese ha registrato un aumento dei prezzi pari al +152,2%. Davanti a Teramo si posiziona invece Terni, in Umbria: in città le spese per luce e gas hanno compiuto un balzo del +160,7%. E in prima posizione si distingue un'altra città umbra, Perugia: nel capoluogo di regione il prezzo delle utenze è salito addirittura del +163,8%.