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“La politica presti più attenzione al benessere psicologico dei cittadini”

Allarme stress e disagio: l'appello dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna

Più attenzione al benessere psicologico dei cittadini. E’ quanto chiede l’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna alla politica regionale, anche in vista delle elezioni amministrative previste per il prossimo autunno.

«E’ necessario implementare i servizi di sostegno psicologico nell’ottica della prevenzione e della prossimità - spiega il presidente dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna Gabriele Raimondi - e individuare percorsi che valorizzino la professionalità degli psicologi a favore dei cittadini anche all’interno dei programmi elettorali in via di definizione».

Proprio in tema di elezioni, l’Ordine ha posto sul suo sito www.ordinepsicologier.it quattro domande a tutti i candidati sindaco della Regione, invitandoli a rispondere su temi di salute psicologica. «Non c’è salute senza benessere psicologico, e soprattutto in un periodo storico in cui i livelli di stress nella popolazione sono particolarmente alti, è fondamentale che anche la politica presti sempre maggiore attenzione a questi temi», spiega Raimondi.

Secondo una ricerca del Centro Studi CNOP e Istituto Piepoli di luglio, il livello di stress degli italiani dopo la pandemia sarebbe ancora elevato per circa il 30% della popolazione, in particolare per le giovani donne. La fonte di preoccupazione principale sarebbe passata dalla pandemia alla situazione economica e lavorativa (35%). Dallo scorso gennaio a oggi, secondo la stessa ricerca, sarebbero inoltre aumentati i problemi psicorelazionali nella popolazione tra i 35 e i 54 anni (rapporti con il partner, con i figli, con i colleghi di lavoro, organizzazione famiglia - lavoro).

Come agire per rispondere a tali bisogni? «Innanzitutto è opportuno incrementare nel sistema sanitario regionale la dotazione professionale psicologica coinvolta nella promozione della salute e nella prevenzione e nel trattamento precoce del disagio», spiega Gabriele Raimondi. Non solo. Per l’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna è necessario potenziare la progettazione integrata pubblico-privato nei servizi e nelle iniziative rivolti alla salute psicologica dei cittadini, favorendo il dialogo fra cooperative, unità ospedaliere, consultori, associazioni.

Nell’ottica dell’integrazione fra servizi sanitari e servizi sociali, è inoltre necessario potenziare la figura dello psicologo, che può fare da ponte fra i diversi bisogni della persona. «L’attività dello psicologo non deve essere relegata al solo ambito della sanità mentale - continua Raimondi - ma ha un ruolo centrale anche nell’ottica della prevenzione. Per questo è per noi importante attivare e implementare percorsi di psicologia di cure primarie, aumentare il numero delle Case della Salute sul territorio e dei professionisti che ci lavorano».

«E’ inoltre fondamentale che le attività riservate agli psicologi siano affidate a professionisti abilitati alla professione e con adeguato compenso e che istituzioni, Ausl e terzo settore dialoghino con il nostro Ordine per cogliere i bisogni di salute dei cittadini e per riflettere su interventi adeguati alle necessità», conclude Raimondi.

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