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La Procura di Parma al fianco della protesta dei giudici onorari

Tutti i magistrati togati parteciperanno alle udienze che si celebreranno nei giorni 15 e 17 dicembre davanti ai giudici monocratici

La Procura della Repubblica di Parma intende "rappresentare il pieno appoggio alle istanze della magistratura onoraria" attraverso "un gesto concreto che va al di là della mera pubblica solidarietà". Da alcuni giorni - spiega la Procura, in un documento firmato dal procuratore capo di Parma, Alfonso D'Avino - la magistratura onoraria, sia giudicante che requirente, ha messo in atto una serie di iniziative come astensioni e flash mob, "per porre l'attenzione sull'annoso, e mai risolto, problema della sua reale collocazione nel mondo della giurisdizione, evidenziando la carenza di una effettiva tutela a fronte dei compiti sempre più ampi che le sono stati affidati nel corso del tempo". Tra le varie iniziative, c'è lo sciopero della fame attuato da alcuni magistrati onorari, uno dei quali, Livio Cancelliere, appartenente al Tribunale di Parma. "Il gesto concreto e nello stesso tempo altamente simbolico" che la Procura della Repubblica metterà in atto è "la partecipazione di tutti i magistrati togati alle udienze che si celebreranno nei giorni 15 e 17 dicembre davanti ai giudici monocratici e di pace di Parma, udienze che, invece, ordinariamente vengono tenute dai vice procuratori onorari".

In questi giorni, dunque, "nel rispetto istituzionale per tutte le parti del processo stesso", il procuratore e tutti i sostituti procuratori "andranno in udienza per garantire la regolare celebrazione dei processi, ma nello stesso tempo per rappresentare l'unitarietà dell'ufficio stesso e la sua vicinanza alle aspettative della magistratura onoraria che, in definitiva, finiscono per coincidere con gli interessi degli uffici stessi".

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