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La rabbia dei presidi: "Sul rientro a scuola ci aspettavamo più rispetto da Conte"

I dirigenti scolastici dopo la notizia del rinvio all'11 gennaio: "Tutti gli istituti di Parma e provincia hanno sempre rispettato le regole ed erano pronti a riaprire, ora attendiamo le comunicazioni ufficiali"

La decisione, presa dal Consiglio dei Ministri che si è concluso dopo la mezzanotte di ieri, lunedì 4 gennaio, di rinviare dal 7 all'11 gennaio l'apertura delle scuole lascia con l'amaro in bocca anche i dirigenti scolastici degli istituti superiori di Parma e provincia che erano preparati all'apertura degli istituti a partire da giovedì 7 gennaio. Anche docenti e studenti erano pronti per il rientro a scuola in quella data. 

"Prendiamo atto dell'ennesimo rinvio - sottolinea Aluisi Tosolini, dirigente scolastico del Liceo Bertolucci di Parma - eravamo pronti, come tutte le scuole superiori di Parma e provincia per iniziare il 7 gennaio con il 50% ed eventualemente anche con il 75% degli studenti in presenza".

"Il gruppo di lavoro, coordinato dal Prefetto, avviato prima di Natale aveva concluso le verifiche: eravamo organizzati anche per aprire al 75% con l'aumento di circa cento corse da parte di Tep. Visto il rinvio il 7, 8 e 9 faremo lezioni didattiche a distanza e poi ci prepariamo all'11 gennaio per aprire in presenza, sperando che sia la volta buona. La situazione è caotica e ci aspettavamo un maggior rispetto nei confronti della scuola, che sta facendo un lavoro ottimo di organizzazione ed attenzione. Tutte gli istituti scolastici di Parma e provincia hanno sempre pre rispettato tutte le norme anticontagio, dal distanziamento alla mascherina. Dopodichè non compete certo a me decidere se aprire o chiudere". 

"Abbiamo letto i comunicati dei giornali - sottolinea Elisabetta Botti, dirigente scolastica dell'Itis Leonardo Da Vinci di Parma - ma non è ancora arrivata una comunicazione ufficiale. Si riaprirà l'11 gennaio e penso che la decisioni di un nuovo rinvio sia stata molto prudente. Dal nostro punto di vista di dirigenti scolastici lo sforzo organizzativo sta diventando molto difficile. Eravamo preparati per aprire il 7 gennaio, come tutti gli altri isituti scolastici. Ora vedremo quali saranno le nuove indicazioni in vista del'11 gennaio. Quest'anno lo sforzo organizzativo è stato enorme. Uno sforzo che dovrà essere rimesso in campo nei prossimi giorni, anche per quanto riguarda la comunicazione ai docenti alle famiglie, che andrà effettuata nei tempi adeguati". 

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