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La ricerca diventa impresa: presentato il progetto Parma E-LAB

Riunione TACRI: spazio a startupper ex studenti UNIPR e ad assegnisti del nuovo programma di sostegno alla nascita di imprese ad alto tasso di innovazione. Tra gli altri, entrano nel TACRI Comune, Provincia, IMEM CNR e organizzazioni del mondo cooperativo

“La ricerca che diventa impresa” è il titolo del quarto incontro del TACRI - Tavolo di coordinamento della ricerca industriale dell’Ateneo che si è tenuto lunedì 21 dicembre in videoconferenza.

Al tavolo di lavoro si sono seduti virtualmente il Rettore Paolo Andrei, i Pro Rettori Fabrizio Storti e Roberto Fornari, dirigenti, responsabili dei servizi amministrativi, docenti dei Cluster nazionali e regionali e attivi nei centri di ricerca afferenti al Tecnopolo dell’Università di Parma.

Insieme alla componente accademica, hanno preso parte all’incontro i rappresentanti della Regione Emilia-Romagna e del consorzio ART-ER (Attrattività, Ricerca Territorio), le associazioni imprenditoriali e dell’agricoltura, Camera di Commercio, IMEM CNR, Le Village CA Parma e, a nome dell’Associazione Bancaria Italiana, Crédit Agricole.

Il Rettore, Paolo Andrei, che ha aperto i lavori insieme al Pro Rettore per la Terza Missione, Fabrizio Storti, ha ribadito, come già scriveva in una lettera inviata al mondo imprenditoriale nell’aprile 2020, l’impegno dalla community Unipr sul fronte della ricerca: «L’Ateneo mai come prima è al fianco delle imprese per lo studio di nuove soluzioni, prodotti o processi che si rendano necessari in questa fase di emergenza. Il tutto come sempre attraverso i nostri Dipartimenti, i nostri Centri di ricerca in particolare, per la ricerca industriale, i Centri appartenenti alla Rete Alta-Tecnologia dell’Emilia-Romagna di cui il nostro Tecnopolo è porta di accesso territoriale».

Ha anche sottolineato l’importanza di Parma E LAB: «Il Laboratorio regionale dell’imprenditorialità è la sfida che l’Università si pone in questo mandato nell’ambito del sostegno alle startup. Attraverso questo laboratorio si dà forma a un programma strutturato e ciclico di accompagnamento dei talenti dall’idea all’impresa. Il luogo dove questo programma deve essere concepito non può che essere questo tavolo di confronto, dove Università e realtà territoriali collaborano insieme per comprendere esigenze e problemi, e per orientare in questo modo argomenti ed esperienze che formeranno i futuri startupper».  Ha concluso con un messaggio di grande ottimismo: «Guardiamo insieme con fiducia verso il futuro e gettiamo qui le basi per tante storie di impresa che potranno portare crescita sostenibile e competitività al nostro territorio allargato».

Il Pro Rettore Storti ha dato il benvenuto alle nuove realtà territoriali che vanno ad allargare la compagine del TACRI: il Comune di Parma, presente all’incontro l’Assessore al Bilancio, Marco Ferretti; la Provincia di Parma, che ha partecipato con Andrea Gaiani, Responsabile Statistica; CIA - Confederazione Italiana Agricoltori di Parma, con il Presidente, Simone Basili; IMEM-CNR - Istituto dei Materiali per l’Elettronica e il Magnetismo con il suo Direttore, Andrea Zappettini. L’estensione del TACRI riguarda anche le organizzazioni di riferimento del mondo cooperativo: AGCI - Associazione Generale delle Cooperative Italiane, Confcooperative e Legacoop Emilia Ovest.

È intervenuto anche il sindaco di Le Village by CA Parma, Armando Cipelli, che sarà presto invitato ufficialmente ad aderire al TACRI.

«L’allargamento a tutte queste realtà - ricorda il Pro Rettore per la Terza Missione - rafforza lo spirito del TACRI, creato proprio per facilitare le relazioni tra ricercatori e imprese e per contribuire a indirizzare la strategia dell’Università nell’ambito della ricerca industriale».

Grande rilievo è stato dato alla presentazione degli imprenditori del futuro. La “pitch session” dei finalisti della StartCup Emilia-Romagna ha visto come protagonisti i 3 team legati all’Università di Parma, arrivati tra i primi 10 a livello regionale e vincitori del primo e del terzo premio in finale: Sanchip Innovation (1°posto), JEM Tech (3° posto) e UM Bioprint. Il fulcro dei lavori è stata la presentazione di Parma Entrepreneurship Lab, progetto introdotto da Gabriele Marzano, del servizio Programmazione delle politiche dell’istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza, Regione Emilia-Romagna, in quanto Parma E Lab fa parte del Laboratorio regionale di imprenditorialità: «Già da tempo la Regione nell’Alta Formazione finanzia assegni di ricerca, borse di dottorato e di alto apprendistato. L’innovazione nel Laboratorio regionale per l’imprenditorialità è stata nell’intervenire con un nuovo livello di coordinamento e partecipazione di più soggetti. L’idea era non solo di finanziare 30 assegni di ricerca, ma anche di chiamare gli Atenei a proporre un sistema di coordinamento con ART-ER per rafforzare i servizi di accompagnamento e sostegno nei confronti dei progetti più promettenti e a più alta maturità rispetto a possibili approdi nel mercato». Così commenta Marzano durante il suo intervento.

Parma E LAB, laboratorio pensato per favorire la nascita di nuove imprese che trasformano la ricerca in idee imprenditoriali e che sostengono così economia e occupazione, è stato presentato dal Coordinatore operativo del Tecnopolo di Parma, Roberto Blandino. I partecipanti in più momenti hanno potuto esprimere idee e commenti utilizzando i sondaggi interattivi proposti dall’organizzazione per rilevare in diretta gli spunti del TACRI rispetto agli argomenti trattati.

I 5 progetti sono stati presentati dagli assegnisti reclutati nell’ambito del progetto:

Batnet, network di controllo per sistemi di batterie ioniche innovative - Silvio Scaravonati

Eco-HPP Pack, studio e applicazione del trattamento ad alta pressione su innovativi packaging ecosostenibili per garantire sicurezza, qualità e lunga shelf life ai prodotti alimentari -  Anna Ronzano e Giulia Borghesi

P-Teran, design e sintesi di PNA per nuovi approcci TERapeutici basati sul targeting di Acidi Nucleici - Umberto Cancelli

Spray4Pack, materiale innovativo, edibile e biodegradabile derivante da sottoprodotti agroalimentari per l’applicazione nel settore del packaging e degli integratori alimentari, in un’ottica di economia circolare e riduzione degli sprechi - Olimpia Pitirollo

SUV.T (Solid Ultra Violet Treatment), realizzazione di impianti per l’abbattimento microbiologico superficiale di alimenti solidi attraverso irraggiamento UV - Giulio di Maria e Francesco Martelli.

In chiusura dell’evento, durante la discussione, c’è stato spazio anche per la presentazione delle opportunità collegate a SMILE, Digital Innovation Hub Europeo, unico presente in Regione. A descriverne i servizi e il sistema di relazioni, la Presidente di SMILE, Annamaria Cucinotta, docente dell’Ateneo. Il Pro Rettore Storti a questo proposito ha ribadito come SMILE, gestita congiuntamente dall’Ateneo e da Unione Parmense degli Industriali, rappresenti uno strumento di innovazione che, assieme al Tecnopolo, va ad arricchire il nostro ecosistema produttivo territoriale.

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