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Cosa vedere a Parma in un giorno

Una piccola guida con la nostra selezione dei luoghi e dei monumenti più significativi della nostra bellissima città

Una piccola guida con la nostra selezione dei luoghi e dei monumenti più significativi della nostra bellissima città. Abbiamo scelto per voi lettori e lettrici sette luoghi magici, tra i tantissimi presenti a Parma da visitare durante la gita di una giornata. 

Piazza Garibaldi

Piazza Garibaldi è il risultato di successive fasi di evoluzione che hanno visto a poco a poco il disporsi in questo punto della città delle principali forme di potere comunale. Nei primi anni del Duecento, Palazzo Vecchio ne definisce il lato meridionale insieme al Palazzo Comunale, più tardi il Palazzo dei Mercanti, ora Palazzo del Governatore, provoca un ampliamento verso settentrione. La sistemazione del lato settentrionale in stile neoclassico aumenta poi il carattere disomogeneo dello spazio. Oggi la piazza, con i suoi tavolini all'aperto, le vicine vie pedonali, gli eleganti negozi è il vero e proprio salotto dei parmigiani. Centro della vita cittadina e punto di incrocio degli assi di attraversamento della città.

Piazza Garibaldi

Duomo di Parma

Il duomo di Parma, il cui nome ufficiale è quello di cattedrale di Santa Maria Assunta, consacrata nel 1106, è il luogo di culto cattolico più importante di Parma, la chiesa madre della diocesi omonima. Sorge in piazza Duomo, accanto al Battistero e al Palazzo vescovile. La Cattedrale di Parma è da 900 anni un luogo di arte, storia e sacralità. Qui sono custoditi i bassorilievi di Benedetto Antelami, le testimonianze dell’arte romanica e i grandiosi affreschi di Antonio Allegri detto il Correggio. Entrare in questo luogo significa vivere la fede, aprirsi all’arte e avvicinarsi a uno dei più preziosi tesori della Città. 

La Cattedrale fu edificata a partire dal 1074 dal Vescovo-Conte Guibodo a seguito del terribile incendio che distrusse la precedente basilica paleocristiana.Da allora è sempre stato simbolo della viva tradizione religiosa della città, ma anche monumentale testimonianza d’arte, che nel corso dei secoli si è arricchita di inestimabili tesori. Qui l’essenzialità della scultura romanica convive con lo sfarzo della pittura rinascimentale, dando vita ad uno dei più suggestivi luoghi di fede dell’Emilia.

Duomo di Parma

Battistero di Parma

Il Battistero di Parma è un luogo di culto cattolico, destinato al rito battesimale, situato in piazza Duomo, accanto al duomo di Parma. E' considerato come il punto di giunzione tra l'architettura romanica e quella gotica. Il battistero fu commissionato a Benedetto Antelami che ne iniziò la decorazione nel 1196 come attesta un'iscrizione in esametri leonini, sull'architrave del portale nord: Bis binis demptis de Mille Ducentis/incepit dictus opus hoc Benedictus (Tolti due volte due anni da Milleduecento, cominciò quest'opera (l'uomo) detto Benedetto).

La datazione dell'opera conclusa è piuttosto complessa e solo recentemente è stata suffragata da alcuni documenti. Nel 1216 l'alzato giungeva solo al secondo ordine delle logge, dove era stata collocata una copertura piana provvisoria. Il prezioso marmo rosso di Verona cessò di arrivare a Parma per i contrasti politici con il ghibellino Ezzelino da Romano, signore di Verona, e solo nel 1249 fu possibile rimettere mano alla costruzione dei registri superiori del battistero.

Battistero di Parma

Il Complesso monumentale della Pilotta 

La Pilotta, imponente palazzo simbolo del potere ducale dei Farnese, centro storico e civile della città di Parma, è oggi un Complesso Monumentale unico. Il Palazzo della Pilotta è un monumentale complesso costituito da più corpi di fabbrica alla cui costruzione lavorarono in tempi diversi numerosi architetti. Originariamente concepito come contenitore dei servizi della corte dei Farnese, atto ad integrare il sistema delle residenze ducali, collegando il Palazzo di rappresentanza (attuale Palazzo del Giardino), posto al di là del torrente e il più modesto edificio che ospitava la sede della corte farnesiana, situato sulla sponda opposta in prossimità del centro storico, ora non più esistente, si è ampliato tra Cinquecento e Seicento fino ad assumere le imponenti dimensioni che ancora oggi ne caratterizzano la gigantesca mole, quasi fuori misura rispetto alle ridotte dimensioni della città antica. (fonte: Complesso monumentale della Pilotta) 

Pilotta

Teatro Farnese

Al primo piano del Palazzo della Pilotta un portone monumentale in legno dipinto, sormontato da una corona ducale, ci conduce al Teatro Farnese: un ambiente spettacolare che conserva ancor oggi il ricordo della fastosa vita di corte dei Duchi Farnese. Quasi del tutto distrutto dalle bombe del 1944 e ricostruito in epoca moderna, oggi il teatro ci restituisce una delle più straordinarie architetture teatrali del Seicento. (fonte: Complesso monumentale della Pilotta) 

Teatro Farnese

Biblioteca Palatina

La Biblioteca Palatina (già Reale Biblioteca Parmense, Biblioteca Nazionale, Bibliothèque Imperiale, Bibliothèque de la Ville de Parme, Biblioteca Ducale, Biblioteca Nazionale) nasce il primo agosto 1761, allorché don Filippo di Borbone, duca di Parma, Piacenza e Guastalla, nomina il torinese teatino Paolo Maria Paciaudi “Antiquario e Bibliotecario” con un decreto, con cui rende manifesta la volontà politica di dotare il suo ducato di una biblioteca a beneficio e utilità pubblica, perseguendo un ambizioso e illuminato progetto culturale, promosso dal suo colto primo ministro Guillaume Du Tillot. (fonte: Complesso monumentale della Pilotta) 

Biblioteca Palatina-2

Teatro Regio

In origine Nuovo Teatro Ducale, il Teatro Regio di Parma nasce per volontà della duchessa Maria Luigia d’Asburgo-Lorena, moglie di Napoleone, inviata a reggere il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla dopo il Congresso di Vienna. Iniziati i lavori nel 1821 su progetto dell’architetto di corte Nicola Bettoli, il Teatro inaugura il 16 maggio 1829 con Zaira, opera di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani.

In stile neoclassico, la facciata è caratterizzata da un colonnato di ordine ionico e da un’ampia finestra termale che si apre nella parte alta. Superato l’atrio, si accede alla Sala del Foyer, scandita da due file di quattro colonne, sul pavimento del quale sono visibili le botole da cui veniva diffuso il riscaldamento. Una scalinata porta alla Sala del Ridotto, dov’era il trono di Maria Luigia, che poteva accedervi direttamente dalle stanze del Palazzo Ducale. (fonte: Teatro Regio di Parma) 

Teatro Regio-3

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