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Masterchef, Nicola continua: ma c'è una clamorosa tripla eliminazione

Al secondo step l'americanissimo piatto Spaghetti alla chitarra con le pallottole ha premiato lo studente dell'Università di Parma

I giudici di MasterChef Italia hanno deciso di cambiare le regole del gioco e di alzare l’asticella in maniera esponenziale: in una sola serata, la nuova Black Mystery Box con i peggiori spediti direttamente a un Pressure Test immediato e un tecnicissimo Skill Test a tre livelli, per di più gestito e giudicato anche da un ospite prestigioso e rigorosissimo, il visionario e innovatore chef Davide Scabin. E nella stessa serata, una clamorosa tripla eliminazione: fuori al Pressure Test Rachele, tolgono il grembiule dopo lo Skill Test Francesco G. e Letizia.

Una serata pienissima di colpi di scena e tesissima, che si riflette in ascolti che continuano a crescere anche questa settimana: l’appuntamento con il cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, ieri su Sky Uno/+1 e on demand, ha totalizzato 918mila spettatori medi, +11% rispetto all’omologa serata dell’anno scorso e +13% rispetto alla scorsa settimana, con il 4,44% di share e il 74% di permanenza. Nel dettaglio, il primo episodio ha raggiunto 930mila spettatori medi e il 3,9% di share, con 1.306.545 contatti; a seguire, il secondo episodio di serata ha raggiunto 907mila spettatori medi, con il 4,94% di share e 1.177.197 contatti.

Un trend molto positivo che si riflette anche nei dati dei due episodi della settimana scorsa, nei sette giorni, che superano quota 2 milioni di spettatori medi: media di 2 milioni 73 mila spettatori con oltre 2,7 milioni di contatti unici e una permanenza altissima, al 76%, in crescita del +7% rispetto alla scorsa stagione e del +4% rispetto alla settimana precedente.

Per la Masterclass, l’ingresso in cucina è stato thrilling: i Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli hanno organizzato per loro una inedita Black Mystery Box, al termine della quale hanno assaggiato solo i piatti peggiori per spedire i rispettivi autori ad un Pressure Test immediato. Protagonisti della prova, due elementi basilari, sale e pepe, ognuno in 5 tipologie diverse: il Pimento (o Pepe della Giamaica), il pepe lungo di Java, il pepe del Sichuan, il Tellicherry Pepper (indiano) e il pepe cubeben (Indonesia, Africa centrale e Marocco); il sale affumicato della Danimarca, quello di Cipro, quello delle Alpi austriache, il Kala Namak (pachistano) e il sale rosa delle Ande. I peggiori della prova: Bubu con Ricordo di un’impepata di cozze (risotto al sale delle Ande e di Cipro con cozze soffritte al pepe della Giamaica e di Sichuan), Silvia con Ricordo dei pepi con le zucchine (spaghetti cotti con sale della Danimarca, zucchine fritte ai tre pepi e cialde di pecorino), Giuseppe con Un mare piccante (ombrina con impepata di cozze e salsa di piselli, fave e chips cacio e pepe su fonduta di parmigiano), Rachele con Da Trapani a Giava andata e ritorno (sarde al forno, crema di patate dolci e tofu marinate con infuso di zenzero, lime e pepe di Giava), e Letizia con La mia Pathong (pollo e funghi saltati al pepe del Sichuan e sale delle Ande su riso croccante con pak choi). “Graziati” i primi due, i giudici hanno tenuto gli altri tre per il Pressure Test durante il quale hanno dovuto affrontare un altro ingrediente cosmopolita, il pollo, preparando una Blanquette di pollo con roux bianco e funghi champignon, iconica ricetta della cucina di tradizione francese: il piatto peggiore è stato quello di Rachele, prima eliminata di serata.

Al ritorno in cucina, tensione ancora altissima per la prova più tecnica di MasterChef, lo Skill Test con i suoi tre livelli. Commissario esterno dell’esame lo chef Davide Scabin, 2 stelle Michelin e molti altri riconoscimenti nel corso di una carriera straordinaria, chef visionario con la propria idea di cucina rivoluzionaria e d’avanguardia che ricopre da anni un ruolo da protagonista segnando la storia della moderna cucina italiana. Proprio allo chef Scabin è stato affidato un potere speciale, quello di scegliere chi “punire”, spedendolo allo step successivo senza nemmeno concludere il piatto.

Fil rouge delle tre prove la cucina italiana, con l’obiettivo di restituire autenticità ad altrettanti tra i più famosi piatti della nostra cucina all’estero. Nel primo livello il pesto alla genovese, da preparare secondo la ricetta originaria: migliori della prova Edoardo, Hue, Ollivier e Lavinia; al secondo step l’americanissimo Spaghetti alla chitarra con le pallotte, che hanno premiato Roberto, Nicola, Bubu, Francesca e Giuseppe; nel terzo e decisivo livello, al centro della postazione c’era la Milanesa a la napolitana, una sorta di cotoletta alla milanese ma con due varianti: un piatto che, come raccontato da Chef Scabin, è stato importato dagli immigrati italiani in Argentina. Complimenti per qualcuno, critiche per altri: alla fine davanti ai giudici sono rimasti Francesco G. e Letizia, e a sorpresa entrambi hanno dovuto lasciare per sempre la cucina di MasterChef Italia.

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