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Medesano, la rabbia dei cittadini contro il polo logistico: "No alla cementificazione di 32 ettari (45 campi da calcio) di terreno agricolo"

Il Comitato Ghiaie-No logistica di Medesano ha già raccolto 1100 firme

Il Comitato Ghiaie-No logistica di Medesano ha già raccolto 1100 firme che esprimono il dissenso rispetto alla realizzazione di un polo logistico nelle ghiaie di Medesano. "E' in progetto la realizzazione di un polo logistico nella zona agricola del territorio (32 ettari + 40 potenziali) - si legge in una nota del comitato. Questo verrebbe realizzato senza opera alcuna di compensazione territoriale o ambientale. La zona designata nel 2008 per l'insediamento di attività industriali non ha mai visto partire alcun progetto per l'assenza di infrastrutture viarie e strumentali (gasdotto o acquedotto), ma da agosto 2022 qualcosa si è mosso nell'ambito dell'iniziativa privata della logistica; e la cosa che stupisce che oggi non vi è la previsione di alcun adattamento della viabilità ma solo, come lo stesso Sindaco ed Assessore all'Urbanistica ci ha detto, "la speranza" che venga fatto un casello o forse una tangenziale".

inquadramento area

"Ora sin dal 2008 e negli anni successivi gli Amministratori hanno sempre taciuto le loro intenzioni ed iniziative ai cittadini i quali in realtà sarebbero colpiti enormemente da un polo logistico in una zona rurale limitrofa all'abitato, inquinamento e traffico (sulla base di studi di settore stimiamo non meno di 72.000 camion all'anno) sono solo alcuni dei lati negativi. Inoltre questo polo potrebbe diventare il retroporto di La Spezia, quindi divenendo una copia del Cepim o dell'interporto di Piacenza; tutto questo con la creazione di nemmeno un centinaio di posti di lavoro, sempre che di lavoro si possa parlare per coloro che lavorano in questo settore dati gli stipendi esigui e la gestione che sfiora il caporalato. Parlavo di speculazione per questo motivo, sacrifici ambientali, dei cittadini e dei residenti a vantaggio una ristretta cerchia, tra cui il soggetto promotore, il Comune con gli oneri ed i proprietari attuali"

LA LETTERA AL SINDACO E AL CONSIGLIO COMUNALE - “Spett. componenti della giunta e del Consiglio comunale di Medesano: fra noi vi sono tanti elettori che vi hanno votato e sostenuto con entusiasmo alle ultime elezioni comunali, certi che sareste stati dalla parte della tutela dell'ambiente e della qualità della vita dei cittadini di Medesano, che avreste rappresentato uno spartiacque fra una politica obsoleta ed una nuova prospettiva di amministrazione vicina alle necessità della comunità, della quale anche voi fate parte, e che avreste finalmente preferito promuovere l'interesse collettivo rispetto a quello particolare, come spesso è invece accaduto in passato.  

Oggi, purtroppo, constatiamo che le nostre aspettative sono state totalmente disattese e ci chiediamo se abbiamo commesso un errore nel credere in voi. 

Ad ogni livello siamo bombardati da una informazione mediatica che ci impone di iniziare a ragionare ed impostare le nostre vite in modo diverso, adottando una forte impronta ecologista. I nostri figli modellano i loro ideali seguendo i principi ambientalisti di politici e amministratori e vengono spesso coinvolti in campagne di sensibilizzazione ambientale nelle scuole, promosse dalle amministrazioni stesse. Come si coniuga tutto questo con la scelta di cementificare 32 ettari (45 campi da calcio) di terreno agricolo fertile ed irriguo? Che tipo di discontinuità rappresenterebbe ciò rispetto alla precedente amministrazione che ha approvato il primo progetto di lottizzazione? Lottizzazione che già 15 anni fa si era peraltro dimostrata essere un buco nell'acqua, un'iniziativa antistorica, portata avanti da una visione già allora vecchia di 30 anni. 

È evidente a tutti che questo progetto non presenta alcun tipo di vantaggio rilevante per la nostra comunità, mentre il piatto degli aspetti negativi è colmo. Non avere previsto nessuna nuova infrastruttura viaria pur sapendo che ci saranno oltre settantamila camion in transito ogni anno, significa ignorare l' impatto pesantissimo che questo intervento avrà sulla viabilità stradale da Medesano a Ramiola (che è totalmente inadeguata a sopportare un simile carico di mezzi pesanti), sulla sicurezza stradale, sull'inquinamento atmosferico, sul deterioramento della rete viaria per non parlare della deturpazione del paesaggio e del generale degrado che subirà tutto il territorio comunale, con ripercussioni analoghe anche sui comuni di Fornovo, Collecchio e Noceto.

Anziché promuovere politiche che mirino a rendere virtuoso il comune di Medesano e a renderlo un posto migliore ed attraente in cui vivere, l'amministrazione punta tutto sulla cementificazione e sul degrado derivanti da una attività dagli sviluppi imprevedibili ma le cui conseguenze sono ben note a tutti, che contribuisce a svalutare ulteriormente l'immagine del territorio ed il valore dei suoi immobili e terreni. 

Questa nuova variante può, e deve essere, considerata estremamente significativa e, come tale, il comune avrebbe dovuto e dovrebbe condividerla, chiamando la cittadinanza ad un confronto pubblico, come peraltro fu fatto circa 20 anni fa quando i cittadini vennero invitati in assemblea per discutere del destino della stessa area. 

Stavolta, al contrario, si è preferito procedere nell'assoluto silenzio, senza informare la comunità dell'attuazione di un progetto dall'impatto devastante, che ha palesi e concrete prospettive di ulteriore ampliamento e di sviluppo futuro ancor più catastrofiche per tutta l'area comunale. 

Di tutto ciò i cittadini di Medesano non sono mai stati informati e ancora oggi la giunta non divulga, nemmeno agli stessi consiglieri di minoranza che più volte ne hanno fatto richiesta, informazioni e dati che sono essenziali per capire e valutare in modo chiaro e dettagliato chi si insedierà in quell'area e quali attività verranno realmente svolte. 

A prescindere dallo schieramento politico, sono in tanti i contrari alla realizzazione di questo progetto, che appoggiano e sostengono la battaglia dei promotori della contestazione nel chiedere che questa variante non venga approvata e che venga aperto un tavolo di confronto con la cittadinanza. 

Tutti coloro che tra noi hanno a cuore il futuro di Medesano e che vi hanno votato convintamente in precedenza, altrettanto convintamente faranno in modo che, al prossimo rinnovo del consiglio, la posizione che prenderà la giunta su questa fondamentale questione non venga dimenticata. 

Questo documento rivolto a voi, componenti del Consiglio, ed in particolare ai membri della Giunta comunale che sarete chiamati a votare questa variante, vuole essere un richiamo ad una forte presa di coscienza affinché riflettiate sul peso delle vostre decisioni e sulle conseguenze nefaste che un vostro voto favorevole comporterà per tutti i cittadini e per il futuro del territorio comunale. Perché una volta fatto il danno, non si potrà più tornare indietro e la responsabilità sarà imputata a chi quel danno lo ha consentito ed avvallato con il proprio consenso. 

La generazione che ha indirizzato l'agenda politica negli ultimi decenni ha passato il testimone con un bilancio negativo, ora è il turno della nostra generazione. Quello che noi lasceremo è il risultato anche di queste scelte locali che si inseriscono in una visione di futuro e voi avete il potere ed il dovere di indirizzarle per il bene della comunità, nell'interesse di tutta la cittadinanza e di chi vi ha votato conferendovi il mandato ad amministrarla". 

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