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Venerdì, 8 Dicembre 2023
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Al via a Parma la nuova edizione di Meet2Talk, serie di incontri dedicati ai pazienti che convivono con il tumore al polmone

Il confronto tra pazienti e clinici è dedicato alle sfide del percorso di cura e alle opportunità di trattamento nel tumore al polmone in fase precoce

Inaugurata con la prima tappa di Parma l’edizione 2023 del progetto Meet2Talk, che ha l’obiettivo di creare occasioni di confronto diretto tra le persone che affrontano una diagnosi di tumore al polmone, coloro che li assistono e i principali professionisti della salute che li affiancano nel cammino dalla diagnosi alla cura.

Il progetto è promosso da Roche con il patrocinio delle Associazioni pazienti IPOP Onlus (Insieme per i Pazienti di Oncologia Polmonare) e WALCE Onlus (Women Against Lung Cancer in Europe – Donne contro il tumore del polmone in Europa), da anni impegnate nella lotta al tumore al polmone e a fianco dei pazienti e dei loro famigliari. La tappa di Parma ha ricevuto anche il patrocinio dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e dell’Università di Parma.

Il ciclo di eventi sul territorio quest’anno è dedicato in particolare alle persone con tumore al polmone in fase precoce, uno stadio di malattia che presenta sfide ed esigenze specifiche, oltre che nuove opportunità di trattamento messe a disposizione dalla ricerca scientifica. 

Nella tappa di Parma, i pazienti hanno avuto l’opportunità di condividere dubbi e perplessità, oltre che informarsi, sulla patologia e l’iter di cura con oncologi, chirurghi e specialisti multidisciplinari dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma: Marcello Tiseo, Professore associato di Oncologia medica e Direttore U.O.C. Oncologia Medica, Paolo Carbognani, Professore ordinario di Chirurgia toracica e Direttore U.O.C. Chirurgia toracica, Nicola Sverzellati, Professore ordinario di Radiologia e Direttore U.O.C. Scienze radiologiche, Maria Majori, Direttore U.O.C. Pneumologia ed endoscopia toracica, Cecilia Sivelli, Psicologa e Psicoterapeuta U.O.C. Oncologia Medica, Jutta Bologna Andresen, Psicologa-Psicoterapeuta U.O.C. di Psicologia Clinica e di Comunità.

Il tumore al polmone è una delle neoplasie più diffuse e in Italia convivono con questa diagnosi 118.000 persone. Negli ultimi anni, sono stati fatti significativi passi in avanti, attraverso lo sviluppo di trattamenti sempre più personalizzati e innovativi, che oggi consentono a una significativa percentuale di casi di avere ottimi risultati sia in termini di controllo di malattia che di qualità della vita.

“Il progresso scientifico nel campo dell’oncologia polmonare ci consente oggi di offrire ai nostri pazienti strumenti diagnostici e terapeutici sempre più innovativi, personalizzati e di conseguenza più efficaci – dichiara Marcello Tiseo, Professore associato di Oncologia medica e Direttore U.O.C. Oncologia Medica, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – Proprio perché la patologia necessita di un percorso di cura articolato, da un lato risulta indispensabile una corretta informazione per i pazienti e i loro caregiver, anche attraverso iniziative di informazione e sensibilizzazione come questa. Dall’altro, il costante dialogo con i propri referenti di salute, per una presa in carico quanto più ottimale”.?

“Siamo stati felici di supportare questa iniziativa dall’inizio, perché ci permette di porre l’accento sull’importanza di essere vicini e accompagnare i pazienti lungo tutto il percorso di cura, ponendo un accento particolare sull'importanza della diagnosi precoce e sulla gestione più efficace delle prime fasi della malattia. Gli strumenti che possiamo mettere a disposizione dei pazienti sono prevenzione, sensibilizzazione, formazione e informazione” – sottolinea Stefania Vallone, Segretaria di WALCE Onlus.

“Il messaggio che vogliamo lanciare oggi attraverso la nostra partecipazione è la necessità di maggiori progettualità di questo tipo, che richiamino la sinergia, il confronto, il dialogo non solo tra pazienti e clinici ma all’interno di tutto l’ecosistema che si occupa delle prospettive di vita delle persone affette da patologie oncologiche polmonari” – aggiunge Bruno Aratri, Presidente di IPOP Onlus.

Nell’individuazione del percorso terapeutico più corretto oltre che per aumentare le opzioni di trattamento, fondamentale è la fase di pronta identificazione della patologia – per cui permangono ancora alcune complessità, tra cui l’assenza di sintomi e lo stigma sociale associato ad alcune abitudini negative – e la successiva presa in cura da parte di un’equipe multidisciplinare.

Per la maggior parte dei pazienti con stadio di malattia I-III, la strategia terapeutica prevede un percorso di cura articolato, a partire da un intervento chirurgico radicale ad intento curativo, supportato eventualmente anche da terapie farmacologiche su due fronti: il primo neo neoadiuvante (chemioterapia o radioterapia) somministrata prima della chirurgia per ridurre le dimensioni del tumore e per intercettare precocemente le micrometastasi (piccoli cluster di cellule tumorali). In alternativa, terapia adiuvante (chemioterapia, radioterapia, terapie a bersaglio molecolare, immunoterapia) somministrata dopo la chirurgia per rimuovere le cellule tumorali residue e ridurre il rischio di recidiva che caratterizza gli stadi precoci della patologia. A questo si aggiunge un’attenta riabilitazione e supporto psicologico in tutte le fasi, oltre che una corretta alimentazione e attività fisica.

Ad accompagnare gli incontri del progetto Meet2Talk anche il visual thinker Jacopo Sacquegno, che trasformerà in una mappa concettuale i pensieri e le riflessioni sul percorso del paziente con tumore al polmone raccolti durante gli eventi. La mappa rimarrà poi a disposizione dei Centri oncologici e delle Associazioni pazienti.

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