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Montagna, Bonaccini: "In Appennino nidi gratis"

Il presidente della Regione: "Entro la fine della legislatura. Vogliamo rendere questo servizio gratuito, in particolare per i redditi bassi e medi, perché educazione e istruzione devono essere servizi universali"

Dal 2016 a oggi la Regione ha previsto investimenti da due miliardi di euro sulla montagna: a Parma 187,3 milioni di euro da investire nel servizio scolastico. Nidi gratuiti nei Comuni montani entro la fine della legislatura. E' questo l'obiettivo indicato oggi dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, alla prima giornata della Conferenza regionale della montagna a Santa Sofia, sull'Appennino forlivese. "Da settembre arriverà un sostegno straordinario ai Comuni per abbattere le liste d'attesa dei nidi- promette Bonaccini- è un intervento destinato a crescere nel tempo, perché da un lato vogliamo sia assicurato a tutti i bambini di entrare nel sistema educativo e dall'altro a famiglie e genitori di conciliare i tempi di vita, poter fare figli e poter lavorare. E penso alle difficoltà che su questo incontrano soprattutto le donne. Vogliamo rendere questo servizio gratuito, in particolare per i redditi bassi e medi, perché educazione e istruzione devono essere servizi universali, a carico della fiscalità generale, senza distinzione tra ricco e povero".

Bonaccini poi aggiunge: "So bene che la maggioranza delle liste d'attesa si concentra nelle città, anche perché in montagna ci sono meno bambini. E attivare il servizio è molto costoso per i Comuni". Il governatore prende quindi l'impegno di garantire "i fondi anche per l'attivazione dei nuovi posti e, al netto di ogni altro criterio di riparto, nessuna richiesta in montagna resterà inevasa". Bonaccini esorta quindi i sindaci ad "attivare i servizi, e noi li finanziamo. Se vogliamo portare qui giovani coppie serve anche questo. E anche a loro, alle giovani coppie, dico: restate qui o venite qui ad abitare e noi vi assicureremo i servizi per l'infanzia". A breve uscirà anche il nuovo bando per le giovani coppie che vogliono acquistare casa in montagna. Previsti anche fondi per le imprese, per le strutture turistiche e ai Comuni per gli impianti sportivi. In Emilia-Romagna il 10% della della popolazione (oltre 460.000 persone) vive in zone montane, a cui si aggiungono 51.000 aziende per 142.000 occupati.

Dal 2016 a oggi la Regione ha previsto investimenti da due miliardi di euro sulla montagna, di cui 750 milioni nel solo biennio 2020-2021. a livello provinciale in questi anni sono arrivati: a Piacenza 110,8 milioni di euro; a Parma 187,3 milioni; a Reggio Emilia 151,4 milioni; a Modena 186,3 milioni; a Bologna 245,9 milioni; a Forlì-Cesena 166,2 milioni; a Rimini 79,4 milioni; a Ravenna 48,3 milioni di euro. Legati al Pnrr sono poi legati 432 progetti già attivati per un investimento di 280 milioni di euro, a cui si aggiungeranno i Fondi strutturali europei della nuova programmazione 2021-2027. "Stiamo indirizzando verso il nostro Appennino risorse e progettualità davvero importanti- afferma Bonaccini insieme all'assessora alla Montagna, Barbara Lori- perché senza la montagna non è possibile uno sviluppo di qualità per tutta l'Emilia-Romagna. Lo stiamo facendo insieme ai sindaci e alle comunità locali, per creare nuove opportunità di vita e di lavoro, riducendo le distanze tra centro e periferia". Oggi a Santa Sofia erano presenti anche due testimonial d'eccezione: il campione di sci Alberto Tomba e Barbara Milani, ex azzurra di Coppa del mondo e istruttrice nazionale di sci. Il secondo appuntamento sarà mercoledì prossimo, 20 luglio, a Tizzano Val Parma.

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