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Morbillo: sono 22 i casi segnalati a Parma e provincia da metà aprile

Si tratta di adulti residenti per lo più nel capoluogo, di cui 2 ricoverati al Maggiore in buone condizioni. E’ in corso la profilassi ai contatti più stretti dei malati con invito alla vaccinazione

Salgono a 22 i casi di morbillo tra Parma e provincia segnalati da metà aprile. Dopo un primo gruppo di 6 malati, anche nei giorni scorsi sono proseguite le segnalazioni: si tratta di adulti (solo due sono minorenni) per lo più maschi nella fascia di età dai 30 ai 35 anni, di cui 18 residenti a Parma e gli altri 4 in provincia. Attualmente due persone sono ricoverate all’Ospedale Maggiore, entrambe in buone condizioni.

Grazie all’indagine epidemiologica effettuata dai professionisti del Servizio Igiene pubblica dell’AUSL tutti i contatti più stretti delle 22 persone malate sono stati informati e invitati alla vaccinazione. Ad oggi, sono state vaccinate oltre una cinquantina di persone e sono stati fissati altri appuntamenti nei prossimi giorni.

Si ricorda che i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta sono il primo punto di riferimento per problemi di salute, anche in caso di sintomi da morbillo. In caso di febbre e tosse, è bene restare a casa e non frequentare luoghi affollati e chiusi.

IL MORBILLO: CHE COSA E’ E COME SI CURA

Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus (famiglia dei Paramixovidae). È una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni. Si trasmette solo nell’uomo. Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita. Anche l’immunità indotta dal vaccino, obbligatorio nei bambini ai fini della frequenza scolastica, è di durata molto lunga.

Il morbillo non ha sintomi gravi, provoca principalmente un’eruzione cutanea, simile a quelle della rosolia o della scarlattina. Dura tra i 10 e i 20 giorni. I primi sintomi sono simili a quelli di un raffreddore (tosse secca, naso che cola, congiuntivite) con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Le complicazioni sono relativamente rare, e sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche. Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, probabilmente per via aerea tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce. Non esiste una cura specifica. Si possono trattare i sintomi (terapia sintomatica) ma non la causa: paracetamolo per abbassare la febbre, sciroppi per calmare la tosse, gocce per gli occhi. (Fonte: Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità).

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