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Pranzi, impianti sciistici e viaggi all'estero: tutte le regole per le festività e il Natale

Tutte le ipotesi allo studio

Natale 2021? Quale sarà la situazione nel nostro territorio? Grazie all'andamento della campagna vaccinale - come riportato da Today.it - un nuovo lockdown è scongiurato, o almeno sembra. Rispetto ad altri Paesi, l'Italia continua a reggere meglio l'urto della quarta ondata. Proprio per questo, al momento il governo non sembra considerare limitazioni generalizzate su tutto il territorio, come fatto l'anno scorso in prossimità delle vacanze natalizie.

Il livello dei possibili divieti dipenderà dall'andamento dei contagi Covid nelle prossime settimane e dalla fascia di colore in cui saranno collocate le varie regioni, valutando anche il livello di pressione degli ospedali. Ma tra governatori e amministratori locali c'è chi ha già deciso di porre alcune limitazioni. Preoccupati dall'aumento dei contagi che potrebbe far slittare qualche territorio in zona gialla o arancione prima delle festività natalizie, per salvare il Natale 2021 i governatori hanno chiesto un tavolo di confronto con l'esecutivo per rivedere le regole sulla certificazione verde, accelerare sulle terze dosi e introdurre restrizioni per i non vaccinati.

La ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini ha detto che il governo è pronto ad ascoltare le proposte e disponibile ad organizzare "a breve" (forse lunedì) l'incontro con le regioni. Ma la linea di Palazzo Chigi al momento non cambia: le uniche misure sicure sul tavolo sono l'estensione dell'obbligo della terza dose al personale sanitario e la riduzione della durata del green pass, da 12 a 9 mesi, se non addirittura a 6.

Come sempre, l'attenzione è e sarà sui numeri della curva epidemiologica. La prossima settimana, guardando ai dati, "non ci dovrebbero essere cambiamenti", ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Tutte le regioni italiane saranno in zona bianca anche da lunedì 22 novembre.

Le possibili regole per il Natale 2021
Sarà un Natale ancora in zona bianca, dunque, o l'aumento dei contagi costringerà alcune regioni a una fascia di colore con maggiori limitazioni? L'interrogativo rimane aperto. Fatto sta che per i cenoni delle feste in casa non ci sono limitazioni sia che ci si trovi in zona bianca che in zona gialla. Gli esperti consigliano di indossare la mascherina negli ambienti con molte persone, soprattutto se ci sono soggetti fragili o anziani. In zona gialla torna obbligatorio l'uso delle mascherine, non solo al chiuso ma anche all'aperto, e viene fissato il limite di quattro persone che possono sedersi allo stesso tavolo di bar e ristoranti, fatta eccezione per i conviventi. Si riducono le capienze di stadi (50%) e palestre al chiuso (35%). Al 50% quella di cinema, teatri e sale da concerto. Chiudono le discoteche.

Se la situazione dovesse peggiorare, a dicembre alcune regioni italiane potrebbero colorarsi di nuovo di arancione. In questa fascia non si può uscire dal proprio comune, se non per motivi di lavoro, salute e necessità e con il green pass. Tornerebbe il coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina. Nei bar e ristoranti è consentito solo l'asporto o la consegna a domicilio. Chiuse palestre, piscine, teatri, cinema, impianti sciistici e centri commerciali (nei weekend). Visite ad amici e parenti solo una volta al giorno, al massimo in due con minori di 14 anni. Nessuno spostamento consentito in zona rossa, nemmeno visite ad amici e parenti, se non per motivi di salute, necessità e lavoro. Tutto chiuso eccetto i negozi essenziali e bar (fino alle 18) e ristoranti (fino alle 22), ma solo per asporto e consegna a domicilio.

Spostamenti, viaggi e corridoi turistici
E i viaggi? In zona bianca ci si sposta liberamente all'interno del Paese: serve il green pass per prendere l'aereo o i treni a lunga percorrenza. Se una regione dovesse passare in zona rossa o arancione, sarà necessario il green pass anche per spostarsi in entrata e in uscita. Chi invece arriva in Italia da un Paese Ue - come pure gli italiani che tornano a casa - deve avere il certificato verde Covid-19, mentre dagli altri Paesi è necessario anche un test molecolare o antigenico negativo nelle 72 ore precedenti (da 48 ore per gli ingressi dal Regno Unito).

Natale in montagna sulla neve?
Alcuni impianti sciistici in Italia hanno già riaperto. È obbligatorio presentare il green pass, salvo che per i minori di 12 anni, e indossare la mascherina chirurgica o Ffp2. Il limite della capienza per le cabinovie è fissato all'80%, sulle seggiovie è al 100%. 
 

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