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Nuovi "polmoni verdi" in pianura per combattere lo smog: Parma adotta 85 mila alberi

La specie arborea più gettonata è stata invece l'alloro: tutte le informazioni sul progetto della Regione Emilia-Romagna

Nuovi "polmoni verdi" in pianura per combattere lo smog. Il piano da 4,5 milioni di alberi messo in campo dalla Regione in questa legislatura punta ora alle città e alle aree con l'aria più inquinata. Dopo i primi 580.000 alberi assegnati attraverso i vivai a Comuni, associazioni e singoli cittadini, ecco un nuovo bando rivolto unicamente ai municipi di pianura che attuano le misure anti-smog. In pratica questi Comuni potranno dedicare aree pubbliche o private (tramite accordo con le proprietà) a forestazione urbana. Con un vincolo poi permanente

A disposizione ci sono oltre 1,6 milioni di euro da spendere entro l'anno: la Regione stima che, grazie a questi investimenti, il patrimonio di verde urbano in Emilia-Romagna cresca nel 2021 di altre 100.000 piante, "per una superfice boscata superiore ai 100 ettari". Per l'assessore all'Ambiente, Irene Priolo, è "necessario fare un salto di qualità, sapendo che in pianura abbiamo oggi solo il 3% di forestazione urbana". Col bando i Comuni potranno piantare 600 o 400 piante per ettaro, per un contributo massimo di 15.000 euro ad ettaro. Il contributo non potrà comunque superare il 75% dei costi di progetto e saranno esclusi dai finanziamenti gli interventi per le alberature stradali e tutte le sostituzioni di alberature esistenti. "La nostra legge urbanistica, che ha come obiettivo il consumo di suolo zero, offre strumenti normativi per incentivare le politiche ambientali, questa della forestazione è una delle occasioni che il Comuni e province stanno cogliendo", sottolinea da parte sua Barbara Lori, titolare della Programmazione territoriale nella giunta Bonaccini. In conferenza stampa Priolo e Lori hanno anche fatto un primo bilancio del progetto "Mettiamo radici per il futuro", quello appunto dei 4,5 milioni di alberi nel mandato. Nel primo semestre gli alberi distribuiti sono stati 587.220. "Un inizio scoppiettante- commenta Priolo- dopo il lancio ad ottobre a Bobbio abbiamo avuto una grande adesione".

La provincia più virtuosa è stata quella di Reggio Emilia, con 117.900 'adozioni' di alberi. Seguono nell'ordine Modena (109.389), Bologna (93.047), Parma (85.183), Forlì-Cesena (78.621), Ravenna (33.411), Rimini (26.137), Ferrara (26.575) e Piacenza (16.957). La specie arborea più gettonata è stata invece l'alloro: ne sono stati distribuiti 101.724 esemplari. A seguire, secondo e terzo in classifica per gradimento, si sono piazzati il ligustro selvatico (44.845) e il carpino bianco (30.240). Quindi il nocciolo (30.066), il sanguinello (18.860), la rosa canina (18.555) e il prugnolo (17632), il pallon di maggio (15975), l'acero campestre (15.539) e il carpino nero (13.845), il corniolo (13.120), il leccio (12.170), il ciliegio (11.445) e il tiglio (10.657).
 

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