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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ospedale di Parma: primo caso di doppio intervento in simultanea a cuore e aorta

Intervento rarissimo eseguito su un paziente di 80 anni. In letteratura pubblicati meno di una quindicina di casi a livello internazionale

Due interventi salvavita al cuore e all’aorta addominale eseguiti in simultanea da cardiologi interventisti e chirurghi vascolari senza ricorrere ai bisturi e in anestesia locale.  Un caso quasi unico, basti pensare che in letteratura sono stati pubblicati meno di 15 casi al riguardo effettuati a livello mondiale.  

E’ successo nelle sale di Emodinamica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma su un paziente di Reggio Emilia di 80 anni particolarmente fragile con la sostituzione della valvola aortica e l’intervento per riparare una grande dilatazione (aneurisma) dell’aorta a livello addominale. Il paziente in anestesia locale e senza isolamento chirurgico delle arterie è stato sottoposto alla doppia operazione, risolvendo in circa tre ore due patologie ad alto rischio di mortalità. Gli interventi sono stati eseguito dal dottor Luigi Vignali responsabile della Cardiologia interventistica e dal prof. Antonio Freyrie direttore della Chirurgia Vascolare.

Le procedure

Tecnicamente si chiama intervento combinato Tavi-Evar e sta a indicare l'impianto di protesi valvolare aortica via transcatetere, cioè senza intervento a cuore aperto (Tavi) e la riparazione endovascolare dell’aneurisma dell’aortica (Evar), mediante un unico accesso per via transfemorale. Due operazioni quindi senza tagli cutanei, eseguite con tecnica mininvasiva.

“Teniamo presente – precisa Freyrie - che fino a qualche anno fa un paziente che si presentava con questa situazione critica aveva due operazioni tradizionali ad alto rischio di mortalità perioperatoria. Ora, pur restando una procedura molto delicata, grazie all’esecuzione per via transfermorale in anestesia locale, essenziale per eliminare diversi rischi per il paziente e soprattutto alla simultaneità, abbiamo realizzato una procedura fra le prime quindici al mondo in base ai dati della letteratura internazionale disponibili ad oggi”.

La simultaneità

Il fiore all’occhiello di tutta la procedura si riassume in questa parola. “Il razionale della simultaneità – conclude Freyrie - deriva dalla possibilità di utilizzare il medesimo accesso vascolare, costituito dalle arterie femorali, evitando quindi il possibile aggravamento di una delle due coesistenti patologie, nel caso di trattamenti dilazionati nel tempo”. 

 “Dal confronto tra l’equipe del Cardiologi Interventisti e dei Chirurghi Vascolari – precisa Vignali - è emersa la fattibilità e l’opportunità di un trattamento simultaneo. Il paziente ci era stato segnalato dai colleghi Cardiologi di Reggio Emilia e quindi preso in carico dal nostro centro Hub e discusso all'interno dell'Heart Team di Area Vasta Emilia Nord che vede oltre a Parma la presenza di specialisti di Piacenza e come detto della vicina Reggio-Emilia”.

L’equipe

Oltre al dottor Vignali e al prof. Freyrie nelle nuovissime sale di Emodinamica dell’Ospedale di Parma erano presenti i chirurghi vascolari Paolo Perini e Alberto Bramucci, i cardiologi Iacopo Tadonio della cardiologia di Parma e Luciano Losi della Cardiologia di Piacenza, l’anestesista Cosimo Grattagliano del 1° servizio di Anestesia e Rianimazione, diretto da Sandra Rossi, e l’equipe infermieristica coordinata da Marina Dazzi. “Questo intervento – conclude Vignali - e l’affiatamento tra tutte le figure professionali, ben coincidono con la costituzione di un vero e proprio Aortic Team”.

Il centro di riferimento di Parma

Multiprofessionalità e competenze cliniche di Cardiologi, Interventisti, Cardiochirurghi, Chirurghi Vascolari nella stessa struttura sono un punto di forza. “Proprio l’alta qualità di competenze dei professionisti – spiega Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma ha consentito di fare questo primo intervento in combinazione che fa di Parma, insieme a Bologna, il Centro di riferimento regionale per il trattamento avanzato delle patologie cardio-vascolari”. “Ringrazio davvero tutta l’equipe – conclude Fabi - Solo grazie alla passione e alla professionalità dei nostri operatori, uniti a investimenti e a scelte organizzative importanti stiamo ottenendo grandi risultati. Il rafforzamento del comparto cardiochirurgico con la nuova Sala Ibrida va proprio in questa direzione, perché come ho sempre sottolineato le scelte aziendali sono a supporto delle competenze”.

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