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Un ponte tra Pama l’Ucraina e il mondo

Il giorno del suo patrono, Sant’Ilario, infatti, ha premiato i volontari della città che, dallo scoppio della guerra in Ucraina, hanno portato sostegno e conforto alla popolazione martoriata dalla guerra

Parma ha confermato il proprio spirito internazionale e cosmopolita, il giorno del suo patrono, Sant’Ilario, infatti, ha premiato i volontari della città che, dallo scoppio della guerra in Ucraina, hanno portato sostegno e conforto alla popolazione martoriata dalla guerra. Prestigioso riconoscimento anche per Roberto Toscano, alla spalle una lunga carriera diplomatica e di ambasciatore: in Cile durante, il colpo di stato di Pinochet nel 1973, mise in salvo circa 600 oppositori del regime, ospitandoli nell’ambasciata d’Italia e  consentendo loro, poi, di raggiungere l’Italia.   

La cerimonia è stata un momento particolarmente sentito che ha visto l’intervento video del sindaco della città di Leopoli, Andriy Sadovyi, una testimonianza commovente, che ha reso la dimensione del dramma di una città e di un intero popolo, alleviata dagli aiuti internazionali, per i quali lo stesso sindaco ha ringraziato la città di Parma.   

Da Parma, a più riprese, sono partite diverse missioni per potare generi di prima necessità, generatori e materiale sanitario, grazie all’impegno dei volontari di Pubblica Assistenza Seirs Croce Gialla Parma, Munus – Fondazione di Comunità di Parma – Onlus, Zebre Parma e Missione Valentina. A loro è andata una menzione speciale da parte del Sindaco, Michele Guerra, per il contributo umanitario che, con coraggio, generosità e dedizione, hanno portato nelle terre d’Ucraina, alimentando sentimenti di speranza e solidarietà nelle popolazioni sconvolte dal conflitto.  

A confermare l’afflato internazionale della manifestazione la presenza del Console Generale Americano in Italia a Milano, Robert Needham.   

Parma dal 1545 al 1861 è stata capitale del Ducato di Parma Piacenza Guastalla, centro culturale e di riferimento per la politica europea e mondiale.   

Sant’Ilario è patrono, oltre che della città anche degli esiliati, la leggenda narra che, durante la sua presenza in città, nel medioevo, un ciabattino gli avesse donato un paio di scarpe vedendolo camminare scalzo per strada. Il giorno dopo, al posto della scarpe donate al santo, il ciabattino trovò due scarpe d’oro.   

La città ducale ha così, in un certo qual modo, voluto ripercorre il senso del dono e si è posta per un giorno al centro del mondo, in nome della pace e della solidarietà.   

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