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Piazza Garibaldi off limits per le manifestazioni

Dopo la circolare del Ministro dell'Interno la Prefettura di Parma ha individuato l'area del centro storico come 'sensibile': qui si sono sempre conclusi numerosi cortei, da quelli sindacali a quelli per il diritto alla casa

Piazza Garibaldi da oggi, sabato 13 novembre, è off limits per quanto riguarda manifestazioni e cortei. Dopo la circolare del Ministro dell'Interno Lamorgese infatti la Prefettura di Parma ha individuato questa zona come 'sensibile'. In concreto vuol dire che le manifestazioni no Green pass - e ogni altro tipo di manifestazione - non potranno svolgersi in piazza Garibaldi, da sempre punto di arrivo di tantissimi cortei e manifestazioni, da quelle sindacali e quelle comitati cittadini, da quelle per il dirittto all'abitazione a quelle per protestare contro l'aumento dei prezzi dei beni e dei servizi essenziali, così come di tutti i cortei, anche istituzionali, da quello del Primo Maggio a quello del 25 aprile. 

Secondo la circolare del Ministero infatti i Prefetti devono individuare "specifiche aree urbane sensibili, di particolare interesse per l’ordinato svolgimento della vita della comunità, che potranno essere oggetto di temporanea interdizione allo svolgimento di manifestazioni pubbliche per la durata dello stato di emergenza, in ragione dell’attuale situazione pandemica. L’evoluzione del fenomeno correlato alla protesta per le misure emergenziali dettate dal Covid 19" rende "necessaria l’urgente e immediata attuazione" dello stop alle manifestazioni nelle "aree sensibili" delle città, scrive il ministro.

Le manifestazioni no vax e no green pass, aggiunge, pur "rappresentative del diritto ad esprimere il dissenso, stanno determinando tuttavia elevate criticità sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonchè sul libero esercizio di altri diritti, pure garantiti, quali, in particolare quelli attinenti allo svolgimento delle attività lavorative ed alla mobilità dei cittadini, con effetti, peraltro, particolarmente negativi nell’attuale fase di graduale ripresa delle attività sociali ed economiche".

In particolare a preoccupare è il "significativo livello di inosservanza delle disposizioni di prevenzione dal contagio" durante i cortei, come il divieto di assembramenti, il rispetto del distanziamento fisico e l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, "con potenziale pericolo di incremento dei contagi e dunque per la salute dei cittadini". Lamorgese sottolinea come l’individuazione delle aree interdette alle manifestazioni "dovrà avvenire nel rispetto del principio di proporzionalità" e i questori provvederanno ad adottare "i divieti e le prescrizioni sullo svolgimento delle manifestazioni preavvisate".

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