Pizzarotti: "Il Governo ascolti il grido d'allarme dei ristoratori"
Il sindaco si schiera a fianco dei piccoli imprenditori del settore: "Noi rimborseremo il 40% della Tari ma non possiamo fare di più"
Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti si schiera a fianco dei ristoratori che, in questo periodo di chiusure forzate, soffrono una crisi acuta e lancia un appello al Governo.
"Ho letto il grido di rabbia del mondo della ristorazione, tra i più colpiti, se non il più colpito, dalla crisi pandemica.
Sono artigiani, piccoli imprenditori, gente che ogni mattina alza la saracinesca e con il proprio saper fare produce qualità. A #Parma rappresentano il motore dell’eccellenza che esportiamo nel mondo: la buona tavola. La piccola impresa è anche il motore dell’Italia, non ho dubbi su questo.
In questo periodo la Giunta ha lavorato per dare loro risposte e sostegno per sopperire alle mancanze di Roma, al massimo di quello che possiamo fare: rimborseremo il 40% della Tari in un periodo in cui i loro ricavi si sono quasi azzerati. È un respiro importante ma non basta: serve un intervento del governo decisivo e sostanziale.
Personalmente sono dalla loro parte e faccio mio il loro grido d’allarme: o il governo attua ristori veri e concreti, o molti di loro domani chiuderanno. No a palliativi, no a sostegni una tantum. Qui c’è bisogno di risollevare una intera categoria con investimenti strutturali in grado di poter rilanciare il loro lavoro: dietro a questi piccoli imprenditori ci sono lavoratori oggi in cassintegrazione; dietro di loro c’è la piccola impresa italiana.
Anche dal punto di vista delle regole fin d’ora applicate noto una certa incongruenza: perché chiusure totali senza tener conto delle possibili varianti? i locali possono essere controllati esattamente come i negozi, anche di più e meglio; si potrebbero scaglionare ulteriormente gli orari di pranzo e cena riducendo le sedute e mantenendo il coprifuoco; hanno la possibilità di organizzarsi in modo tale che i contatti vengano ridotti al minimo; hanno investito su sistemi di tutela e sicurezza validi, perché non tenerne conto?
Nuovi investimenti per garantire loro la sopravvivenza, e la possibilità di lavorare in sicurezza, mi troverebbero completamente d’accordo, ben consapevole che prima di tutto vengono la salute e la vittoria finale su questo virus.
Porterò all’attenzione dell’Anci il grido d’allarme di questi piccoli imprenditori, che tutti i giorni pagano le tasse come chiunque ma senza alcun introito vero da mesi. La Giunta di Parma è dalla loro parte e farà di tutto, anche attraverso i loro poteri, per sostenerli, aiutarli e farli ripartire".