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"Ponticella" sul Baganza tra Felino e Sala, 210 milioni di investimento

L’assessore Priolo: “Un intervento che coniuga la sicurezza del territorio al recupero del patrimonio storico-artistico, rendendo più sicuro il ponte: risultato frutto della collaborazione tra Istituzioni”

Correva l’anno 1922 quando la prima bicicletta percorse i suoi 334 metri di lunghezza attraversando il torrente Baganza sulla “Ponticella”, lo storico ponte ciclopedonale che abbraccia Poggio Sant’Ilario e San Vitale, tra i comuni parmensi di Felino e Sala Baganza, nel parmense.
Un collegamento che, esattamente a un secolo di distanza, torna a nuova vita. La rinascita è stata inaugurata oggi pomeriggio, al termine di un intervento (importo lavori 210 mila euro) che ne ha permesso il restauro e l’ha reso più sicuro.
Con Irene Priolo, assessore regionale a difesa del suolo e protezione civile, al taglio del nastro dei lavori erano presenti i primi cittadini dei due comuni, Filippo Casolari e Aldo Spina.

“Si è messo in campo un intervento interessante perché volto a conseguire simultaneamente una pluralità di obiettivi, a partire dalla sicurezza idraulica che rappresenta un’assoluta priorità- spiega l’assessore Irene Priolo-. Il ponte costituisce però anche un collegamento viabilistico e un elemento architettonico di fondamentale importanza per il territorio: il lavoro di squadra delle Istituzioni ha quindi prodotto un risultato rilevante, a beneficio della qualità della vita della popolazione”.

“Recuperare la piena funzionalità di questa infrastruttura era interesse primario delle nostre comunità- commenta il sindaco di Sala, Aldo Spina-. Il ponte è un’opera storica, bellissima dal punto di vista architettonico e paesaggistico, che potrà assecondare ancora di più sia le aspettative degli escursionisti che le necessità degli abitanti che la attraversano abitualmente. La piena collaborazione tra i nostri Comuni, con il supporto della Regione, ha permesso di raggiungere un obiettivo molto atteso”.

“Da un secolo la Ponticella lega in modo indissolubile le due frazioni, che condividono servizi, attività commerciali e posti di lavoro– afferma il sindaco di Felino Filippo Casolari–. Un legame che nemmeno i segni del tempo sono riusciti a interrompere, grazie alla capacità delle Amministrazioni comunali di Felino e Sala Baganza di intercettare importanti risorse regionali attraverso una proficua collaborazione”.

I lavori sulla “Ponticella”
I lavori hanno riguardato il ripristino della pavimentazione, impermeabilizzata per garantire la durabilità nel tempo. Si è inoltre proceduto a consolidare le travi dell’impalcato, con nuovi strati di ricopertura delle armature in ferro e la posa fibre di carbonio rinforzate. Una rete in acciaio inox è stata infine applicata sul parapetto, prima appositamente ripulito e riverniciato. L’investimento è stato finanziato dalle Amministrazioni municipali e dalla Regione, con 70mila euro ciascuno. 

La visita al cantiere di Cassa Baganza 
Prima del taglio del nastro dei lavori alla Ponticella, l’assessore Priolo ha effettuato un sopralluogo sul cantiere di Cassa Baganza, unica diga in costruzione in Italia, per verificare l’andamento dei lavori avviati lo scorso 13 ottobre.
Ad accompagnarla, Angelica Catalano, direttore generale per le dighe e le infrastrutture idriche del Ministero delle Infrastrutture, il direttore di Aipo Luigi Mille e l’ingegnere Mirella Vergnani, dirigente competente.
Nell’arco di 8 mesi, a partire dallo scorso ottobre, sono state completate tutte le operazioni preliminari di cantieramento: la costruzione delle piste di servizio, i locali per gli operai e le strumentazioni per la pesatura. L’allestimento di appositi “campi prova” ha permesso di scegliere le miscele cementizie necessarie a eseguire gli schermi impermeabili sotto le arginature e per il consolidamento del terreno di fondazione del manufatto di svuotamento della Cassa.
Al di sotto di questa struttura, e lungo il tracciato delle arginature di contenimento del comparto più a nord, è in corso la realizzazione delle diaframmature profonde sempre finalizzate a garantire l'impermeabilità del terreno.
Sono anche iniziati anche i lavori per la costruzione della briglia di monte, che servirà a stabilizzare il fondo.
L’obiettivo è chiudere il cantiere nell’arco di 5 anni: al termine, sarà creato un invaso capace di ospitare fino a 4 milioni 700 mila metri cubi d’acqua, per la sicurezza di Parma e Colorno. Occuperà un’area di quasi 9 ettari (8,6 ettari per la precisione) e potrà contenere fino a 4 milioni 700 mila metri cubi d’acqua. A circondarlo, sono previsti circa 3 chilometri e 300 metri di argini dall’altezza crescente fino al massimo di 16 metri, nella parte più a nord. L’investimento vale in tutto circa 79 milioni di euro.

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