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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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L'inferno della guerra, le bombe, la fuga disperata: a Parma già arrivati 59 ucraini

La prefettura: ci sono anche 19 minorenni, giunti alla spicciolata tra sabato e domenica

Sono già 59 le persone che hanno lasciato l'Ucraina per fuggire dalla guerra arrivate a Parma. Tra questi - secondo i dati diffusi dalla Prefettura - ci sono anche 19 minorenni, arrivati alla spicciolata tra sabato e domenica. Nei Centri di Assistenza Straordinaria non si segnalano presenze. Molte di queste persone sono state accolte attraverso le reti parentali, si è attivata anche l'amministrazione comunale oltre a varie associazioni.  La macchina della solidarietà a Parma si è attivata da giorni. Il Comune e la Prefettura hanno istituito una rete di contatti fitti. Non si segnalano ancora richieste di accoglienza ricevute dal Comune, che ha istituito un punto per chi arriva in Via Cecchi, nei pressi della stazione ferrovia. In queste ore si stanno intensificando i colloqui per trovare delle soluzioni e prepararsi all’accoglienza dei profughi ucraini. L’appello è chiaro: se ci sono cittadini disponibili a offrire alloggi si facciano avanti. La situazione che spaventa maggiormente le istituzioni è proprio l’assenza della risorsa abitativa. Non si ha ancora la certezza di quanti ucraini arriveranno, Parma è a lavoro con tutte le sue forze per cercare di intercettare notizie che arrivano su questo fronte. Molte direttive, se non tutte, dipendono dalla Regione che intanto ha aperto un conto corrente dedicato all’emergenza ucraina. Il ragionamento della Prefettura e dei sindaci del territorio è incentrato sull’accoglienza. Diversi temono l’invasione, dato che è previsto l’arrivo di tante persone in breve tempo. Quante? Al momento è un numero sconosciuto ai più, il Comune intanto ha messo a disposizione uno sportello dedicato per velocizzare le pratiche burocratiche. Intanto nel parmense, a Borgotaro, sono arrivate già sei persone, due famiglie tra ieri e l’altro ieri, mentre si attende l’arrivo nel pomeriggio di una mamma con un bambino, in fuga dalla guerra. Raggiungono l’Italia sfruttando la rete parentale. Intanto, all'hub vaccinale di via Mantova, sono arrivati già una trentina di profughi. Chi aveva completato il ciclo vaccinale si è sottoposto a tampone. Fa parte dell'iter burocratico che l’Ausl ha predisposto per le persone che arrivano dall'Ucraina.

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