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Stanze, case e offerte di pagamento dell'affitto per gli ucraini: i parmigiani aprono le porte ai profughi

Nel nostro territorio già arrivate alcune decine di persone, soprattutto donne e bambini, in fuga dalla guerra. Alcune sono ospitate da parenti e amici: la macchina della solidarietà dei cittadini è già attiva

C'è chi ha già dato la disponibiltà di una stanza, un'abitazione sfitta o un appartamento, chi si è addirittura offerto di pagare l'affitto e chi sta già ospitando alcuni parenti, profughi scappati dalla guerra in Ucraina, nelle proprie abitazioni. Poi ci sono i centri per la raccolta di medicinali ed altri materiali da inviare nelle zone di confine. I parmigiani sono in prima linea per quanto riguarda l'accoglienza dei profughi ucraini. Nella nostra città e in provincia sono già arrivate alcune decine di persone, soprattutto donne e bambini. Quasi tutti gli uomini, infatti, sono rimasti al fronte per combattere ed opporsi con le armi all'invasione da parte della Russia. Il conteggio è difficile perchè l'accoglienza è, in parte, informale: c'è chi arriva attraverso corridoi non ufficiali direttamente a casa di parenti e amici. 

Per il Comune di Parma gli operatori dell'Informastranieri di via Cecchi si stanno occupando di coordinare le richieste di aiuto e le disponibilità: stanno arrivando mail e telefonate con richieste di informazioni. E' l'assessorato al Welfare a gestire poi tutte le informazioni in arrivo. Le chiamate arrivano anche da alcuni parmigiani, già diverse decine, che hanno dato la disponibilità di case, stanze ed appartamenti, per ospitare i profughi. Il sistema di accoglienza viene gestito attraverso un coordinamento tra Prefetture, Sindaci e Regioni e prevede, in via prioritaria, l’accoglienza in via prioritaria nel Sistema di Accoglienza e Integrazione – SAI, o nei Centri di Accoglienza Straodinaria – CAS.  

In provincia il comune di Sorbolo Mezzani ha attivato, a partire da oggi venerdì 4 marzo, uno specifico sportelli dedicato alla crisi ucraina. "Già alcune famiglie stanno ospitando alcuni parenti ucraini - sottolinea il sindaco Nicola Cesari - sono arrivati grazie ai contatti diretti che avevano. Noi stiamo facendo da filtro e stiamo raccogliendo anche le disponibilità da parte dei privati. Da parte dei cittadini è già arrivata una grande risposta, alcuni si sono anche offerti di pagare l'affitto, altre hanno già messo a disposizione le loro case: sono orgoglioso di far parte di una comunità come questa". L'amministrazione sta poi ultimando le pratiche per l'utilizzo di una parte del patrimonio immobiliare del comune di Sorbolo Mezzani sottratto alle mafie. 


 

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