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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Prosciuttificio a Torrechiara, Europa Verde: "Il Comune di Langhirano faccia chiarezza sull'ampliamento di sito produttivo"

"Il progetto è stato fermato grazie al parere contrario della Soprintendenza, tuttavia ci preoccupano la formula dai contorni spaziali indefiniti"

Realizzare un nuovo sito produttivo a sei chilometri di distanza dalla sede principale può essere considerato un ampliamento di insediamento produttivo esistente, per la cui autorizzazione si può fare ricorso alle procedure speciali previste dalla Legge Urbanistica della Regione Emilia-Romagna? È il caso del progetto di costruzione di un nuovo prosciuttificio nel comune di Langhirano, a sei chilometri di distanza dalla sede principale e a due dal Castello di Torrechiara.

È il quesito al centro di un’interrogazione del gruppo Europa Verde in Assemblea legislativa Emilia-Romagna, che ha preso spunto dalla proposta di realizzazione del prosciuttificio, denominato Parco Galloni, a due chilometri di distanza dal castello di Torrechiara e a sei dalla sede principale. Il progetto, che prevedeva la realizzazione di uno stabilimento di circa 12 mila metri quadri su un’area agricola che funge anche da zona di ricarica della falda acquifera, non è stato autorizzato per il parere negativo, espresso in sede di Conferenza dei Servizi dalla Sovrintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Parma e Piacenza. Tuttavia nella determina del Comune di Langhirano, che ha preso atto dell’esito della Conferenza dei Servizi con la bocciatura della Soprintendenza, è richiamato il parere positivo della Provincia di Parma che ha ritenuto accoglibili e meritevoli di approfondimento le osservazioni presentate dalla ditta Galloni in risposta al preavviso di rigetto.

“Alla Giunta chiediamo di fare chiarezza in via generale, al di là del caso in questione, su quale sia la distanza compatibile tra stabilimento principale e nuovo stabilimento definito come ampliamento di quello esistente, al fine di non usare in modo distorto questa opportunità offerta dalla Legge Urbanistica regionale. Il parere positivo espresso dalla Provincia di Parma e dal Comune che hanno accolto tale definizione nonostante sei chilometri di distanza tra i due impianti potrebbe creare un pericoloso precedente – afferma Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna –. Come emerso nell’ incontro pubblico molto partecipato dell’11 agosto scorso, la vicenda del nuovo prosciuttificio a Langhirano, al momento bloccato, ha destato particolare preoccupazione nella popolazione vista la distanza ad appena due chilometri dal Castello di Torrechiara, espressione di alto valore per patrimonio storico-monumentale dell’area anche di pregio paesaggistico. In quell’occasione i rappresentanti di Italia Nostra e Legambiente hanno espresso la loro netta contrarietà al progetto, che prevedrebbe anche la realizzazione un edificio multifunzionale dedicato ad eventi, conferenze e accoglienza, con una piazza e una sala polifunzionale con vista sul Castello di Torrechiara. In più preoccupano le ricadute in termini di consumo di suolo agricolo. Mi auguro che l’interrogazione sia di stimolo per la Giunta per fare chiarezza sul tema al fine di garantire un'applicazione uniforme, sul territorio regionale, del concetto di prossimità in linea con il suo reale significato di "distanza ravvicinata" per evitare interpretazioni inappropriate da parte dei Comuni e prevenire l’incremento dello sprawl urbanistico ai danni della tutela del paesaggio e del suolo agricolo, per di più in deroga ai dichiarati obiettivi delle legge di saldo zero di consumo di suolo”.

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