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Martedì, 16 Aprile 2024
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Psicosi da coronavirus, viaggio all'interno di un supermercato: tra mascherine, carrelli strapieni e zuffe

Un pomeriggio di ordinaria follia: tra sguardi sospetti, scaffali vuoti e gente che si azzuffa per l'ultima bottiglia d'acqua

Mascherine, sguardi sospetti, corsa all'ultima scatola di ceci e all'ultima confezione d'acqua, con tanto di litigi e addirittura qualche azzuffata. Si chiama psicosi da coronavirus. Succede a Parma. Un pomeriggio all'interno di un supermercato di Parma è un'esperienza quasi da letteratura apocalittica, da disastro atomico imminente. In poco più di due ore clienti di tutte le età prendendo d'assalto il market. Alcuni prendono di mira uno scaffale specifico lo 'assaltano', svuotandolo quasi completamente. 

PARMA: SUPERMERCATI PRESI D'ASSALTO

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Soprattutto quelli con la pasta e la farina ma anche quello del latte fresco che paradossalmente non durerà più di qualche giorno. Ci si prepara ad ogni eventualità anche se i supermercati rimarranno aperti, non chiuderanno e i rifornimenti saranno sempre garantiti. Molti hanno le mascherine, guardano con sospetto le altre persone soprattutto alcuni ragazzi di origine asiatica. Tra i litigi per l'ultima confezione di passata di pomodoro e le scatole le lenticchie una discussione più accesa delle altre finisce con una vera e propria zuffa tra due donne, che cercano di accaparrarsi l'ultima confezione di acqua minerale, arrivando fino alle mani. Gli altri passano, non si accorgono di niente e continuano compulsivamente a riempire carrelli di ogni cosa. Spese da 200, 250 euro. I lavoratori del supermercato sempre più sotto pressione sono costretti a velocizzare ulteriormente il passaggio dei prodotti per cercare di smaltire le lunghe code.

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