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Venerdì, 26 Aprile 2024
L'INTERVISTA

Pubblica Assistenza, il presidente: "Servizi raddoppiati e oltre mille volontari: a breve un ambulatorio mobile per i senzatetto"

Luca Bellingeri: "Oltre 62 mila servizi all'anno, per l'ambulanza veterinaria abbiamo già ricevuto oltre 120 richieste di volontari, quest'anno festeggiamo il centenario della costruzione della nostra sede di via Gorizia, edificata nel 1922"

La Pubblica Assistenza di Parma è una realtà essenziale per tutti i cittadini. In dialetto la 'pùbblica assistensa', è nel cuore di tutti i parmigiani. Dai servizi di emergenza-urgenza, al trasporto dei pazienti dimessi dall'ospedale, dal trasporto dei disabili all'accompagnamento dei bimbi con disabilità a scuola, è un punto di riferimento per tutta la comunità.

Negli ultimi dieci anni, mentre il numero di servizi annuali è raddoppiato passando da 30 a 62 mila, anche la tipologia di servizi proposti si è diversificata, allargandosi anche a servizi speciali come l'ambulanza veterinaria. "E' in corso di definizione un nuovo progetto che riguarda l'attivazione di un ambulatorio mobile a servizio di chi, per condizioni economiche o sociali, non riesce ad usufruire dei servizi pubblici, in particolare senzatetto e nuovi poveri" ci anticipa il presidente Luca Bellingeri. 

Quali sono i numeri della Pubblica Assistenza di Parma, una realtà che da anni è un punto di riferimento per i parmigiani? 

"Come volontari siamo attorno al migliaio, c'è un elevato turn over. Facciamo due corsi all'anno dove entrano, come volontari per le ambulanze, circa cento persone, a questo numero vanno sommati i nuovi volontari per altri servizi. Poi, ogni anno, ci sono anche i volontari che smettono di prestare servizio. Il trend complessivo è in continua crescita. I nuovi servizi che cerchiamo di introdurre ci consentono di attrarre sempre nuovi volontari. L'esempio più significativo è l'ambulanza veterinaria: oltre 120 persone hanno già chiesto di poter fare il corso per volontari, forze nuove che entreranno a far parte della grande famiglia della Pubblica Assistenza. Nell'ultimo periodo abbiamo molto sfruttato questo metodo per raccogliere e reclutare nuove forze.

Negli ultimi 8 anni il numero di servizi è raddoppiato: anche i volontari sono aumentati in modo considerevole. Il servizio di accompagnamento a scuola di bambini e ragazzi disabili, che portiamo avanti da sei anni, ha fatto molta presa sui volontari. La Pubblica ha sempre avuto a che fare con la sofferenza e con la malattia, ma non c'è solo l'assistenza per chi sta male, c'è anche l'assistenza per includere. Nel 2020 e nel 2021 i servizi hanno subito una flessione per il Covid e la minore mobilità delle persone: i disabili si sono mossi meno e le scuole sono state chiuse per tanto tempo. La gente si è curata meno: nel 2022 notiamo un trend che ci sta riportando ai numeri del 2019, quando avevamo superato i 60 mila servizi l'anno. C'è il servizio del pulmino di Padre Lino con il quale andiamo ad incontrare le persone a più alto rischio emarginazione in stazione, poi c'è il telefono amico, il servizio 'Non più soli' per intercettare i bisogni in uscita dall'ospedale" 

Luca Bellingeri_Presidente AP_Parma-2

Per quanto riguarda invece i mezzi, quando il settore dell'emergenza 'pesa' sul bilancio totale delle ambulanze in servizio? 

"Come mezzi siamo stabili su 12 ambulanze, due automediche e quest'anno dovremmo superare il numero di 10 pulmini, attrezzati con le pedane per il trasporto disabili. Una peculiarità degli equipaggi della Pubblica, che non trova equali in regione, è il fatto che tutti sono abilitati per espletare sia i servizi di emergenza che i trasporti programmati. La convenzione che abbiamo con l'Ausl per l'emergenza-urgenza ci impone di mettere a disposizione due ambulanze per il servizio. Il modello organizzativo della Pubblica è fatto in modo che, tra le tante ambulanze in servizio - arriviamo ad averne anche 8 o 9 in contemporanea - in caso di gravi emergenze che richiedono risorse aggiuntive, possano essere messe a disposizione alcune di queste ambulanze. 

In questa rotazione c'è anche una buona efficenza perchè il mezzo è già in giro, la centrale del 118 può tentare di inviare sul luogo dell'evento l'ambulanza più vicina. Per fare questo utilizziamo la nostra operativa, centrale 8 (si trova in via del Taglio, vicino alla centrale del 118) che gestisce tutti i servizi di carattere programmato per la città e la provincia e garantisce cosi un coordinamento delle risorse. Parliamo di 12 mila servizi di emergenza all'anno (2.500 servizi di automedica), 20 mila servizi di trasporto programmato e 25 mila di trasporto disabili". 

Quali sono le convenzioni in atto tra la Pubblica e le istituzioni del territorio?  

"I rapporti con le istituzioni sono molto stretti. Abbiamo in essere una convenzione con l'azienda Ausl per l'emergenza urgenza per le automediche e le ambulanze, per il trasporto ordinario c'è una convenzione con l'azienda Usl che copre i trasporti di malati oncologici e altre categorie, una convenzione con l'Azienda ospedaliero-universitaria per alcuni servizi per i trasporti in strutture di riabilitazione. Abbiamo avuto una collaborazione per i vaccini. Poi c'è il ComunE di Parma con le convenzioni per il trasporto disabili per la parte adulti e per i bambini e il servizio del pulmino di Padre Lino: in questo caso facciamo anche da interfaccia per cercare di dimensionare il problema".

Mezzi Pubblica2-2

Quali sono le prossime sfide in vista per la Pubblica Assistenza di Parma? 

"Grazie ad un servizio di Esselunga, che ci ha consentito di acquistare il mezzo e grazie alla Fondazione Cariparma, che ha finanziato il progetto, porteremo un ambulatorio mobile per i servizi sanitari di primo livello per intercettare le persone che, per questioni sociali ed economiche, non accedono con facilità ai servizi sanitari. Per questo motivo stiamo preparando una convenzione con l'azienda Ausl per erogare alcune prestazioni, che saranno di carattere dermatologico, cardiologico e pediatrico. Con questo servizio intercetteremo diverse tipologie di persone, dai senzatetto alle persone che si avvalgono delle mense, fino a chi è in carico ad Emporio Solidale.

Abbiamo anche discolato oltre 30 Dae (Defibrillatore Automatico Esterno) sul territorio comunale su suolo pubblico, sempre grazie alla Fondazione Cariparma. Un altro servizio è l'ambulanza dei desideri, rivolto a persone che versano in condizioni critiche dal punto di vista sanitario che vogliono realizzare un sogno. Per esempio un paziente che desidera vedere il mare per l'ultima volta. Siamo stati ad Auschwitz con una persona malata di sclerosi multipla (era il suo ultimo desiderio), in Normandia con un'altra persona, abbiamo anche accompagnato una persona allo stadio Tardini a vedere il Parma". 

Militi AP in Piazza Garibaldi-2

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