rotate-mobile
Attualità Oltretorrente / Strada Massimo D'Azeglio

Decoro o razzismo? L'Oltretorrente si divide sul regolamento per il commercio: "E' disciminatorio" "No, andava fatto prima"

Le voci di residenti e commercianti dopo l'approvazione del testo in Consiglio comunale

Il nuovo regolamento per il commercio, che vieta alcune attività in centro storico - dalle lavanderie a gettoni ai call center, dai sexi shop ai money transfer ai posti di telefono pubblici e i distributori automatici - è stato approvato dal Consiglio comunale, tra le polemiche e con il voto contrario, oltre che di alcuni consiglieri di opposizione (mentre quelli del Pd non hanno partecipato al voto) anche del presidente del Consiglio comunale Alessandro Tassi Carboni. L'assessore Cristiano Casa ha invece difeso il suo regolamento, spiegandone le motivazioni. 

Ma cosa ne pensano i cittadini e i commercianti di una delle aree interessate al provvedimento? L'Oltretorrente è il quartiere più aperto e multietnico della città, quello dei locali e degli studenti. Nel corso degli anni è stato attraversato da numerose tensioni e polemiche, anche per la presenza rilevante dei pusher. Il nuovo regolamento ha già diviso i parmigiani: da un lato c'è chi accusa il testo di essere razzista, dall'altro chi invece crede nella necessità di regolare alcune attività, che porterebbero ad un maggior degrado. Anche gli abitanti e i commercianti dell'Oltretorrente sono divisi.

"Penso che questo regolamento sia discriminatorio: che senso ha, per esempio escludere la possibilità di avere le lavanderie a gettoni e non quelle con la presenza degli addetti, oppure gli internet point. E' evidente la volontà politica di colpire le classi inferiori, i poveri e chi ha poco reddito" denuncia uno studente che vive nella zona di via d'Azeglio.

"E' una discriminazione bella e buona: non vedo come sia possiibile sostenere altrimenti. Perchè se no escludere solo le attività frequentate da chi non può permettersi un collegamento ad internet o alcuni elettrodomestici come la lavatrice? Spesso sono gli studenti e gli immigrati ad utilizzare questi servizi: gli stranieri utilizzano, ovviamente, i money transfer e spesso gli internet point. Perchè non si dice chiaramente che si vuole un modello di città solo per ricchi? "Il decoro, in realtà, è un concetto classista" gli fa eco una ragazza che vive e lavora in quartiere.

"Il razzismo non è nascosto in questo provvedimento: al parmigiano medio non importa nulla perchè non usufruisce di questi servizi. La città però dovrebbe essere accogliente e non escludente con chi ha meno soldi". E' questa l'opinione di un uomo di circa 50 anni, residente nella zona di piazzale Inzani. 

Ma c'è anche chi sposa, soprattutto tra alcuni commercianti, il provvedimento, già passato in Consiglio comunale, dove è stata anche votata l'immediata eseguibilità. "Era ora! Avrebbero dovuto approvarlo prima. Chi è contrario non capisce che noi commercianti parmigiani siamo penalizzati. Chi frequenta quelle attività rischia di portare degrado in zona: le persone si assembrano davanti a questi esercizi commerciali e si creano risse e problemi di ordine pubblico, soprattutto davanti ai distributori automatici di bevande. Non parliamo poi di quando c'è di mezzo l'alcol" sottolinea una commerciante della zona.

"Hanno aspettato anche troppo: ormai anche il centro e l'Oltretorrente sono diventati terra di nessuno. Queste attività, all'apparenza innicue, portano un sacco di problemi. Possiamo parlare di razzismo e antirazzismo ma sono scuse: il vero problema è il decoro. Chi viene a Parma, anche da turista, non vede un bel spettacolo sicuramente sia in via Graibaldi che qui in quartiere". E' questa l'opinione di un cittadino parmigiano, che vive nella zona di viale dei Mille.

"In altre città questo tipo di provvedimento è già attivo: il razzismo non c'entra niente. Si guardiamo, oggettivamente, i negozi davanti ai quali si crea degrado, sono proprio quelli. Non è questione di discriminazione ma di prendere atto di una realtà ed intervenire". E' questa la voce di un altro commerciante a favore del provvedimento proposto dall'assessorato al commercio del Comune di Parma. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Decoro o razzismo? L'Oltretorrente si divide sul regolamento per il commercio: "E' disciminatorio" "No, andava fatto prima"

ParmaToday è in caricamento