rotate-mobile
RIPARTENZA SENZA CERTEZZE

Riparte la scuola, Tosolini: "Perché tornare in presenza a tutti i costi?"

Il dirigente del Liceo Bertolucci di Parma: "I fatti (l'evoluzione del covid) non vanno d'accordo con la teoria che sostiene che la scuola deve restare in presenza a tutti i costi e che la Dad sia il peggiore dei mali possibile. Ne riparliamo fra qualche giorno"

"Qualche giorno in 15 dirigenti scolastici abbiamo rivolto un appello al Presidente Draghi e al Ministro Bianchi chiedendo loro di ripensare la decisione di riaprire le scuole in presenza dal 7 gennaio". Il dirigente scolastico del Liceo Bertolucci di Parma, Aluisi Tosolini, con un post su Facebook è tornato a parlare della riapertura delle scuole, in programma per oggi 10 gennaio. La situazione contagi in città e provincia è in costante aumento, nella giornata di ieri l'ultimo report è da record: più di 2.430 nuovi casi, con sei sintomatici. Ma comincia a preoccupare la situzione legata agli ospedali: sono 16 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, due in più rispetto all'ultimo bollettino diffuso dalla Regione. Parma è sul podio in Regione tra le città in cui si contano più positivi. Per questo l'appello dei presidi è accorato. Ma il Governo tira dritto sulla scuola, mentre si susseguono iniziative e appelli per un cambio di strategia, per un sostanziale rinvio delle lezioni in presenza.

"In 12 ore l'appello è stato firmato da 2200 colleghi - scrive su Facebook Tosolini -.  Non era e non è un invito a 15 giorni di vacanza in più. Credo che in questi ultimi due anni abbiamo dimostrato nei fatti quanto la Didattica Digitale Integrata sia e possa essere un significativo strumento di interazione educativa. Di certo molto meglio della situazione cui stiamo assistendo in questi tre giorni con un aumento impressionante di casi di studenti e docenti positivi e contatti stretti di positivi. Le regole per la gestione dei casi positivi, e dei contatti stretti, a scuola sono poi semplicemente non applicabili. Da dirigente dello stato applico le norme e faccio di tutto, assieme agli insegnanti, agli studenti e al personale, perché la scuola che dirigo possa offrire la migliore esperienza educativa possibile e da giorni assieme a tutti i colleghi stiamo lavorando senza sosta per applicare le norme.

Ma, sempre da dirigente dello stato, è mio dovere parlare quando reputo che le scelte fatte siano illogiche e controproducenti. Il Collega Di Terlizzi, commentando la situazione, ha ripreso giorni fa una famosa frase attribuita al filosofo tedesco Hegel: "Wenn die Tatsachen nicht mit der Theorie übereinstimmen, um so schlimmer für die Tatsachen" (Se i fatti non concordano con la teoria, tanto peggio per i fatti). Credo sia quello che sta succedendo: i fatti (l'evoluzione del covid) non vanno d'accordo con la teoria che sostiene che la scuola deve restare in presenza a tutti i costi e che la Didattica Digitale Integrata sia il peggiore dei mali possibile. In risposta i neo hegeliani dicono: PEGGIO PER I FATTI. Ma la realtà ed i fatti sono cocciuti. Ne riparliamo fra qualche giorno. Buona scuola a tutti e tutte". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riparte la scuola, Tosolini: "Perché tornare in presenza a tutti i costi?"

ParmaToday è in caricamento