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Sala Baganza: il Circolo Anziani "Ivo Vespini" ha bisogno di nuovi volontari

Il presidente Fraboschi e il suo vice Gombi: «Servirebbero 2-3 persone. Diversamente potremmo essere costretti a ridurre gli orari di apertura»

In più di trent’anni di onorata attività, i volontari del Circolo Anziani “Ivo Vespini” hanno dato tanto alla comunità di Sala Baganza. Ma ora sono
loro ad avere bisogno di aiuto: servono nuove forze per continuare a tenere aperto questo importante luogo di incontro, socializzazione e
divertimento, a disposizione non soltanto della generazione salese più “vintage”. A lanciare l’appello da dietro il bancone del bar, sono il presidente del
circolo, Dino Fraboschi, e il suo vice Giulio Gombi. «Avremmo bisogno almeno di 2-3 persone – spiegano – che ci diano una mano anche per 4
ore a testa alla settimana. A fine anno perderemo anche un volontario che non potrà più aiutarci e rischiamo di dover ridurre gli orari».
Attualmente il circolo è aperto il lunedì, martedì, giovedì e venerdì mattina, mentre il mercoledì, il sabato e la domenica è a disposizione dei
suoi soci per tutto il giorno. «Ma se non troveremo qualcuno, non riusciremo a garantire lo stesso servizio – sottolineano –. Anche il
consiglio deve essere rinnovato e speriamo che qualcuno decida di candidarsi per proseguire l’attività».

Un’attività da sempre molto vivace e caratterizzata da gesti di solidarietà nei confronti della cittadinanza e di altre associazioni del paese. Il
“Vespini”, infatti, da sempre organizza feste ed eventi che il covid ha costretto a sospendere. La voglia di ripartire, però, è tanta.
«Organizzavamo il pranzo del 1° Maggio, la Festa dei Nonni… e abbiamo sempre fatto beneficenza», spiegano Fraboschi e Gombi. Ad esempio,
l’attività del circolo ha permesso di donare due defibrillatori, uno alla società di Volley, l’altro all’Avis, che è stato poi collocato sotto i portici di
via Garibaldi. I volontari hanno anche sostenuto economicamente la fase di “start up” del Circolo Arci Enigma. Una mano tesa verso i più giovani
che testimonia come il patto intergenerazionale a Sala Baganza sia già una realtà. «Per aiutarci non occorre essere anziani in pensione – conclude Fraboschi –, il nostro statuto, infatti, non prevede un’età minima per essere soci». Chiunque volesse donare qualche ora del suo tempo a
questa meritevole realtà di puro volontariato, può passare dal circolo, in piazza Gramsci al numero 7 dove c’è l’entrata della scuola materna, e
ricevere ulteriori informazioni. 

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