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"Salviamo l'aria di Parma dall'inquinamento": appello online supera 500 firme in 24 ore

Ha raccolto oltre 500 firme in 24 ore l’appello online lanciato su Change.org dalla rete “Parma dimensione umana”: la petizione chiede al Comune e al Sindaco Pizzarotti interventi urgenti per salvare Parma dall’inquinamento dell’aria

Viviamo nell’area più inquinata d’Europa. Parma è al 38° posto su scala europea nel tasso di mortalità da polveri sottili (PM2.5) e da 10 anni, nove volte su dieci, supera i limiti giornalieri consentiti di polveri sottili e ozono”, esordisce il testo pubblicato online. “Diversi studi scientifici hanno dimostrato la correlazione fra inquinamento e la salute umana”, proseguono gli autori della petizione, aggiungendo che “da fonti certe è emerso che non superare i limiti significa salvare dalla morte duecentododici persone all’anno, per questo vogliamo impegnarci per tornare a vivere in un posto sano e sicuro”.

Per arginare la situazione, la petizione propone al Sindaco e alla Giunta Comunale di “favorire e sostenere concretamente il nostro impegno di informare e formare i nostri concittadini su questo tema di primaria importanza per noi e per le generazioni future”, attraverso interventi concreti. 

Si va dalla redazione e pubblicizzazione, “(se esistono già)”, degli “obiettivi al 2025 e al  2030 finalizzati alla riduzione dell’inquinamento dell’aria, con resoconti di valutazione ogni 6 mesi”, all’organizzazione di “percorsi formativi sul tema della qualità aria” negli Istituti scolastici. Ma si chiede anche di “rendere note ogni giorno sulla Home Page e sui canali social gestiti dal Comune di Parma le rilevazioni delle centraline Arpae sulla qualità dell’aria della città” e di “informare la cittadinanza sui risultati ottenuti e le azioni finalizzate alla riduzione delle polveri sottili (nuovi alberi, costruzione piste ciclabili, edifici efficienti,  ecc.), quantificando la riduzione presunta di inquinanti nell’aria, fornendo un rigoroso resoconto dei livelli di inquinamento derivante dalle principali fonti (trasporti, industrie, riscaldamento, aeroporto, inceneritore, allevamenti ed aziende agricole)” su base mensile.

Infine, si propone di promuovere un’annuale ““festa dell’aria” (spunti per il titolo: “ARIAdiFESTA” / “ARIAinFESTA”), una giornata dedicata a  questo primario bene comune; agli approfondimenti e allo scambio di esperienze; ai nuovi progetti, a quelli in formazione e in atto, con le valutazioni del bilancio annuale circa gli obiettivi al 2025 e al 2030 previsti” e di “affiggere uno o più striscioni in città (sul modello di quello già approvato per Giulio Regeni) per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi dell’inquinamento dell’aria”.

Le proposte sono state accolte con favore dal popolo del web, che ha sottoscritto la petizione raccogliendo centinaia di firme in poche ore:

”Perché ci tengo alla mia salute e al benessere della mia città e della gente che ci vive”, scrive Carlotta T. nelle ragioni per la firma; “ogni iniziativa è utile a creare consapevolezza per contrastare e limitare l'aggravamento dell'inquinamento nel territorio”, aggiunge Daniele T.; “Ho tre figli e sono preoccupata per la loro e nostra salute”, dice Anna B.
 

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