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"Sfrattato a 80 anni dalla casa di emergenza perché mio figlio disabile è all'estero per curarsi"

La storia di E., un anziano che vive in un'abitazione in via Zilioli a Vicofertile: "Ho solo la pensione e non riesco a permettermi una casa in affitto, soprattutto in questo periodo. Mio figlio si è recato all'estero per sottoporsi ad alcune cure e quindi risulta non più convivente"

Vive in un'abitazione di emergenza assegnata dal Comune di Parma ma dovrà uscire perchè la casa era stata assegnata al figlio disabile, che attualmente si trova all'estero per sottoporsi ad alcune cure e quindi non vive più con lui. Lo sfratto è esecutivo e nei prossimi giorni l'ufficiale giudiziario tornerà per disporre l'uscita dall'abitazione. In una data a sorpresa.

La storia di E, un 80enne residente a Parma, arriva da via Zilioni a Vicofertile ed è una vicenda al limite della disperazione. E. vive della sua pensione e non ha alternative a quell'abitazione: da anni si trova in quella casa e paga l'affitto. Era infatti entrato con il figlio nel progetto 'Una casa per ricominciare'. 

"Si sono presentati in casa mia l'ufficiale giudiziario e la polizia locale con l'intenzione di eseguire lo sfratto. Fortunatamente lo hanno rinviato ma non hanno indicato una data: così si presenteranno a sorpresa per buttarmi fuori di casa". Inizia così il racconto di M.E. che da anni vive insieme al figlio disabile nell'abitazione che gli era stata assegnata in emergenza proprio per le condizioni del figlio. Nella mattinata del 20 gennaio si sono presentati gli agenti e l'ufficiale giudiziario per sfrattarlo. Grazie anche alla presenza delle attiviste e degli attivisti della Rete Diritti in Casa lo sfratto è stato rinviato.

Non è stata indicata, come avviene di solito, una data per il nuovo tentativo di sfratto. Così l'ufficiale giudiziario ha la possibilità di arrivare da un giorno all'altro, senza preavviso. "Vivo con la mia pensione e non riesco a permettermi una casa in affitto, soprattutto in questo periodo. Mio figlio si è recato all'estero per sottoporsi ad alcune cure e quindi risulta non più convivente con me. Per questo motivo mi hanno dato lo sfratto ma non ho alternative a questa abitazione e non so dove andare".  

Martedì 24 gennaio si terrà un incontro tra la Rete Diritti in Casa, il sindaco Michele Guerra e l'assessore al Welfare Brianti proprio per trovare una soluzione per l'80enne che rischia lo sfratto a giorni anche per parlare di altri casi simili al suo. 

"Alternative per un ottantenne? - sottolinea la Rete Diritti in Casa. Solo una, il dormitorio e qualche ora in un centro  diurno. No,non é accettabile, non é umano, qui non siamo di fronte alle famigerate Mercedes in casa popolare ma a un pensionato che non potrebbe andare altrove. Il problema casa non si può affrontare usando le guardie contro i poveri e chiedendo per favore ai ricchi di affittare a prezzi ragionevoli, così non funziona. Di freddo muoiono le persone di speculazione e avidità le città intere, fermiamo questo scempio!".

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