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La rabbia di Claudia: "Costrette a uscire dalla casa in cui viviamo da 60 anni: io e mia madre 90enne finiremo per strada"

La storia di Claudia Guarnieri, 62enne parmigiana, ex titolare di una ditta che lavorava all'interno del Centro agroalimentare: "La casa era stata costruita da mio nonno, oggi è previsto il pignoramento dopo la vendita all'asta. Mia madre è cardiopatica grave. Per 6 mila euro non siamo riusciti a riprenderla"

Costrette ad uscire dalla casa di famiglia, costruita dal nonno e in cui vivono da 60 anni. La storia di Claudia Guarnieri - parmigiana di 62 anni ed ex titolare di un'azienda che lavorava all'interno del Centro agroalimentare - e della madre di quasi 90 anni, cardiopatica grave e costantemente seguita da tre cardiologi della Città di Parma, arriva da un'abitazione di via Boccaccio, nella 'ricca' Parma, a due passi da viale Piacenza. 

Nella mattinata di oggi, giovedì 23 febbraio, il rappresentante dell'Istituto Vendite Aste Giudiziarie di Parma e la polizia locale si sono presentati alla porta dell'abitazione di Claudia per eseguire il pignoramento, dopo la vendita all'asta dell'abitazione avvenuta nel mese di giugno del 2022. Con loro anche il medico legale, per valutare le condizioni di salute della donna più anziana. La famiglia di Claudia Guarnieri è stata sostenuta dagli attivisti della Rete Diritti in Casa, che hanno preso a cuore la loro situazione. 

Le storie delle persone che subiscono pignoramenti e sono costrette ad abbandonare la propria abitazione, magari come in questo caso, a causa della crisi economica e del fallimento di un'azienda sono spesso nascoste e non emergono nel dibattito pubblico e politico.

La videointervista: "La nostra casa venduta all'asta: per mia madre è un grosso dolore" 

Claudia Guarnieri vive con la madre di quasi 90 anni che soffre di varie patologie ed è cardiopatica grave. 

"Vivo con mia madre di quasi 90 anni all'interno di questa casa - racconta Claudia Guarnieri a Parmatoday. E' l'abitazione di famiglia, nella quale viviamo da 60 anni: era stata costruita da mio nonno e siamo sempre rimaste a vivere qui. L'appartamento era stato poi ereditato da mio padre. Stamattina è venuto il medico legale che doveva valutare la situazione di mia madre, cardiopatica, in fibrillazione e in scompenso cardiaco. Al momento il medico ha escluso la possibilità che si possa spostare da qui. Non abbiamo alternative a questa abitazione: se dovessero eseguire il pignoramento ci troveremmo entrambe in mezzo ad una strada. Mi hanno detto che mia madre deve andare in struttura ma lei rimane qui finché sarà possibile: non ci andrà". 

L'esterno della casa di via Boccaccio a Parma

La storia della famiglia di Claudia, molto conosciuta in quartiere e che da sempre vive nell'abitazione costruita dal nonno, ha un primo step negativo nel 2019. Claudia Guarnieri infatti era titolare di un'azienda famigliare che lavorava all'interno del Centro agroalimentare, ovvero gli ex Mercati Generali di Parma. Dopo il concordato la casa è stata messa all'asta e poi venduta per 180 mila euro. 

"Eravamo un'impresa famigliare - continua Claudia - e lavoravamo al Centro agroalimentare. Siamo stati costretti ad andare in concordato. Un'azienda ci voleva mandare in fallimento a tutti i costi. Abbiamo inserito anche l'abitazione famigliare all'interno del concordato ed è stata messa all'asta. Non mi hanno dato nemmeno la possibilità di tenerne metà. Prima c'era un fornitore che aveva deciso di acquistare tutto per consentirci di rimanere in casa. Dopo un anno e mezzo ho scoperto che si era ritirato" 

Il calvario di Claudia e l'asta: "Abbiamo perso la casa di famiglia per 6 mila euro" 

Il calvario di Claudia inizia nel dicembre del 2019. Prima il concordato, poi la messa all'asta e la vendita della casa. "La pratica è stata avviata - continua Claudia - tecnicamente, all'inizio del 2020: ho saputo poi dai giornali che la casa era stata messa all'asta. Mia nipote ha partecipato all'asta con alcuni amici che ci hanno messo a disposizione circa 140 mila euro, altri sono stati messi a disposizione da altri amici. Si partiva da 120 mila euro come base d'asta, fino a 174 mila euro ha provato e invece è stata acquistato per 180 mila. Ho perso la mia casa per 6 mila euro. Chi ha comprato, due famiglie di origine indiana, han visto che era occupata: sono venuti a vedere l'appartamento e hanno visto mia madre disperata ma hanno deciso di andare avanti, senza farsi nessun problema per il fatto che ci vivesse una 90enne cardiopatica". 

La madre malata, il nuovo lavoro, il pignoramento 

Dopo il concordato e la vendita della casa Claudia non sapeva cosa fare e ha vissuto mesi molto bui, sempre accanto alla madre malata. "Eravamo disperati dopo il fallimento: fortunatamente un'altra azienda che lavora nel Centro agroalimentare ha dato una possibilità a me e mio fratello. Ora lavoro come dipendente part time e non posso permettermi di pagare un affitto, visto i rialzi di questo periodo. Ora sto cercando di aver la disponibilità di un'abitazione ma dai servizi sociali del Comune di Parma non abbiamo avuto aiuti. Ci hanno detto di andare a vivere in albergo ma dobbiamo pagare noi o di cercarci un amico che ci possa ospitare". 

Dopo l'intervento del medico legale, che ha certificato che la donna 90enne non può spostarsi, il pignoramento è stato rinviato: il Tribunale deciderà nei prossimi giorni una nuova data per il tentativo di pignoramento. Per Claudia Guarnieri e sua madre il calvario non è ancora finito. Dovrà attendere per sapere quando torneranno per cercare di farle uscire dalla loro casa di famiglia.

I sacrifici di vite di lavoro, nel corso delle varie generazioni, non sono stati sufficienti per riuscire a conservare l'abitazione della famiglia Guarnieri. Con la crisi che morde forte quella che un tempo era la classe media parmigiana ora sta scivolando, sempre più velocemente, in situazioni al limite della precarietà esistenziale e abitativa. 

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