Siccità, le piogge rimpinguano le falde nel parmense
Ma in alcune aree risultano vuote per più della metà
Le piogge cadute nelle ultime settimane hanno 'ricaricato' le falde acquifere nelle aree di pianura di Parma. Ma non sono bastate per le falde acquifere del resto della Regione che in alcune aree risultano vuote per più della metà (-52%). E' quanto emerge dall'ultima indagine targata Cer (Canale Emiliano-Romagnolo) e Anbi (Associazione nazionale bonifiche italiane) basata sulle rilevazioni di Acqua Campus, il laboratorio tecnico-scientifico del Cer a Budrio (Bologna). Le falde risultano in dettaglio rimpiguate nelle aree di pianura di Parma e Piacenza e più "scariche" nelle zone di Modena, Reggio Emilia e soprattutto Ferrara. "I ricercatori monitorano lo stato della falda freatica, o falda ipodermica, nel territorio regionale anche nei mesi invernalidato che è proprio questo il periodo in cui, grazie alle precipitazioni, si costituiscono le riserve d'acqua nel suolo e nel sottosuolo", sottolinea Raffaella Zucaro, direttrice generale del Cer e coordinatrice di Anbi Emilia-Romagna. L'indagine permesso di monitorare anche l'umidità dei suoli: "Un indicatore importante poiché consente di proiettarci per tempo, già da adesso, verso la prossima stagione irrigua", aggiunge il presidente del Cer Nicola Dalmonte