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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Studenti in piazza per ricordare Lorenzo: "In alternanza scuola-lavoro non ci sentiamo più sicuri"

Le voci dei ragazzi: "Se non lottiamo noi, nessuno ci penserà al nostro posto: spesso non seguiamo corsi adeguati per la sicurezza"

Gli studenti sono scesi in piazza anche Parma oggi, venerdì 28 gennaio - come in numerose città italia per protestare dopo la morte del 18enne Lorenzo Parelli, avvenuta durante il tirocinio dell'alternanza scuola-lavoro, all'interno di un'azienda metalmeccanica di Lauzacco, in provincia di Udine.

Decine di ragazzi e ragazze si sono radunati in piazzale Rondani a Parma di fronte al monumento per le Barricate, di fianco alla sede di alcuni istituti scolastici. Hanno dato vita ad un presidio ed esposto lo striscione 'Di scuola lavoro non si può morire'. I ragazzi hanno spiegato ai cittadini la tragica vicenda di Lorenzo, morto nell'ultimo giorno del suo stage e si sono espressi contro le modalità di attuazione dell'alternanza scuola-lavoro. Gli studenti e le studentesse della nostra città sono preoccupati anche per la loro sicurezza. 

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"Siamo in piazza  - sottolinea uno studente durante il presidio - a lottare perchè uno di noi è morto in alternaza scuola lavoro che si sta muovendo in un'ottica di aziendalizzazione della scuola. Vogliamo che l'alternanza non sia gestita in questo modo, che i diritti degli studenti vengano rispettati. Vogliamo cambiare le cose perchè se non ci pensiamo noi studenti nessuno ci penserà al nostro posto"

"Pochi giorni fa è morto uno studente in alternanza - è la voce di un altro dei ragazzi in presidio - gli è crollata una trave d'acciaio in testa. E' una scuola azienda che ci mette subito nel mondo del lavoro e ci abitua fin da giovani agli abusi. Non abbiamo quasi nessun diritto e molto spesso non partecipiamo a corsi di sicurezza adeguati. Siamo qui anche per cercare di combattere per le commissione paritetiche". 

"Per ricordare Lorenzo: non è normale che uno studente in alternanza scuola lavoro rimanga ucciso: questo è dovuto da una serie di mancanze, presenti sia nelle scuole  - ricordiamo il crollo del lucernario al Marconi - sia nei luoghi di lavoro, dove molto spesso le norme di sicurezza non vengono rispettate o non ci sono comunque sufficenti controlli per prevenire questo tipo di incidenti". 
 

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