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Superconduttori Kagome: l’Università di Parma in uno studio internazionale sulle loro proprietà

Misure e analisi condotte al Dipartimento di Scienze Matematiche Fisiche e Informatiche di Parma. Progetto guidato dall’Università di Bologna con il coinvolgimento della Brown University e della University of California Santa Barbara

Importante contributo dell’Università di Parma in un progetto internazionale su un tema di grande attualità della fisica della materia come la superconduttività.  

Il progetto riguarda lo studio della fase ad onda di densità di carica nei superconduttori Kagome di recente scoperta. Guidato dall’Università di Bologna, il progetto ha coinvolto oltre all’Università di Parma anche la Brown University e la University of California Santa Barbara, dove è stata portata avanti la sintesi dei materiali. 

Lo studio ha descritto in dettaglio proprietà mai viste prima in una famiglia di superconduttori Kagome, in particolare il superconduttore RbV3Sb5: un passo importante verso i futuri progressi nella tecnologia dei superconduttori. I ricercatori hanno utilizzato una strategia innovativa che combina la risonanza magnetica nucleare e la descrizione quantistica delle proprietà elettroniche, entrambe specialità del gruppo di Parma, per identificare la struttura microscopica di questo superconduttore, caratteristica del motivo Kagome (parola giapponese che designa le decorazioni, e per traslazione le disposizioni atomiche basate su un motivo uguale a quello della stella di David). 

In sostanza i risultati rappresentano un nuovo importante traguardo nella ricerca di nuovi superconduttori. Oltre a cercare di valicare l’attuale limite della tecnologia dei superconduttori, ossia il fatto che la conduzione senza resistenza elettrica, preziosa proprietà di tutti i superconduttori, si realizza solo a temperature molto basse, l’attuale interesse della ricerca internazionale è centrato sulle proprietà topologiche che la struttura Kagome presenta. Se da un lato futuri superconduttori che operino a temperatura ambiente fornirebbero enormi opportunità tecnologiche di efficienza energetica, nella trasmissione di elettricità, la presenza di proprietà topologiche, legate a come si annodano tra loro le traiettorie degli elettroni, promette di rendere materiali come i Kagome la soluzione più adatta per la computazione quantistica, il metodo di elaborazione dati del futuro. 

Nel progetto internazionale l'analisi sperimentale con risonanza magnetica nucleare (NMR) e quella computazionale basata sulla teoria del funzionale densità sono state condotte al Dipartimento di Scienze Matematiche Fisiche e Informatiche dell’Università di Parma, con il coordinamento dei docenti Giuseppe Allodi e Pietro Bonfà. Lo studente di dottorato Jonathan Frassineti ha lavorato sotto la supervisione del prof. Allodi per l'analisi sperimentale e sotto quella del prof Bonfà per la parte computazionale. Al progetto hanno lavorato anche gli studenti della Brown University Erick Garcia e Rong Cong. 

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