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Tamponi per chi non si vaccina: le regole per il ritorno a scuola

"Corsie preferenziali per il personale scolastico che deve ancora vaccinarsi"

Il 13 settembre gli studenti parmigiani torneranno a scuola. Il stato firmato il Protocollo sicurezza per l'anno scolastico 2021/22. Al termine di un confronto fiume le organizzazioni sindacali hanno trovato l'intesa con i tecnici del Ministero dell'Istruzione in particolare sul tema dei tamponi gratuiti per il corpo docente, sulle misure per evitare classi pollaio. 

Chi paga i tamponi per il corpo docente e per il persone scolastico? I presidi potrebbero pagare i test diagnostici ai docenti e bidelli non vaccinati, quelli che dunque non hanno il Green Pass reso obbligatorio dal governo per il personale scolastico, con i fondi per l'emergenza sanitaria. Ma su questo punto ci sono parecchi dubbi.

Il Ministero dell’Istruzione precisa che, nel Protocollo d’intesa siglato con le Organizzazioni sindacali, "non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax. Il Protocollo prevede, invece, una corsia preferenziale per il personale che deve ancora vaccinarsi, dunque una intensificazione della campagna vaccinale. Il Protocollo, poi, ricalcando quanto disposto già oggi dalle norme vigenti, consente alle scuole, sulla base di un preventivo raccordo istituzionale con il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, di “effettuare tamponi diagnostici al personale mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionate”. 

Più di 200mila insegnanti, bidelli e impiegati non vaccinati

Il ministero in pratica - si legge nella bozza di protocollo - autorizza gli istituti, "mediante accordi con le aziende sanitarie o con strutture diagnostiche convenzionate", a usare le risorse straordinarie per la gestione dell'emergenza sanitaria "anche per consentire di effettuare tamponi diagnostici al personale scolastico, secondo le modalità previste dall'Autorità sanitaria; il Ministero, al fine di non aggravare l'impegno amministrativo delle istituzioni scolastiche, fornirà il necessario supporto amministrativo e contabile attraverso schemi di accordo e indicazioni operative individuando procedure semplificate".

Numeri alla mano, nel mondo della scuola da nord a sud sono più di 200mila gli insegnanti, i bidelli e gli impiegati non vaccinati e che non hanno ricevuto neppure la prima dose del vaccino, pari a circa il 15 per cento del personale scolastico secondo il report settimanale della campagna vaccinale. Chi non può vaccinarsi per motivi di salute sarà evidentemente esentato dal Green Pass e da qualsiasi sanzione.

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