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Tep: i controllori fotograferanno i passeggeri senza biglietto e senza documenti

L’azienda confida che l’associazione della foto alla sanzione possa costituire un’azione di deterrenza alla pratica di fornire false generalità

Tempi duri per chi non paga il biglietto sui bus di Parma e provincia. Sono, infatti, in arrivo nuovi strumenti a sostegno dell’attività di verifica dei titoli di viaggio a bordo dei bus TEP. Dalla prossima settimana, il personale di controllo avrà in dotazione nuovi tablet digitali per l’emissione automatizzata delle sanzioni, che permettono di scattare foto qualora un passeggero multato dichiari di essere sprovvisto di documenti.

La legge dà titolo ai pubblici ufficiali di chiedere al passeggero di esibire un documento, in mancanza del quale è ammessa la possibilità di autocertificare le generalità tramite un’autodichiarazione da rendere al verificatore. Qualcuno, però, ne approfitta per fornire dati falsi, magari quelli di qualche “amico” o parente sgradito. Dalla prossima settimana, in casi come questi il personale di controllo allegherà alla sanzione la fotografia dell’utente multato.

Le foto ai sanzionati sono state sperimentate nel mesi scorsi sui bus di SETA, l’azienda dei trasporti di Piacenza, Reggio Emilia e Modena. Per introdurle a Parma, TEP ha preferito prima superare gli ultimi problemi che avrebbero potuto costituire potenziale conflitto con la legge sulla privacy. I nuovi dispositivi sono oggi utilizzabili per il servizio di verifica nel pieno rispetto delle norme in vigore. Gli autobus TEP, peraltro, sono già luoghi pubblici videosorvegliati. Le immagini filmate dalle videocamere di bordo, tuttavia, possono essere conservate solo per un tempo limitato e pertanto non consentono di accertare l’identità del trasgressore una volta che è verificata la non veridicità delle generalità comunicate. La foto, invece, rimane agli atti diventando parte integrante della sanzione.

L’azienda confida che l’associazione della foto alla sanzione possa costituire un’azione di deterrenza alla pratica di fornire false generalità al controllore. Le false generalità non sono solo di un comportamento scorretto, ma un reato penale – essendo i controllori dei pubblici ufficiali – di cui rimane traccia sulla fedina penale del trasgressore. Sapere che alla sanzione potrà essere allegata la foto del trasgressore (esattamente come già accade in presenza di autovelox o varchi elettronici) dovrebbe scoraggiare l’utente sprovvisto di titolo di viaggio dal commettere azioni illecite. Ciò permetterà, di conseguenza, di tutelare quelle persone cui oggi capita la sgradevole esperienza di vedersi recapitare a casa multe mai prese.

E’ evidente, in ogni caso, che le foto saranno scattate solo se necessario. Quando la persona sanzionata sarà in grado di esibire un documento d’identità non ci sarà alcun bisogno di ricorrere alla riprova fotografica.

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