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Tumori infantili: un melograno per dare radici alla speranza

In occasione della Giornata mondiale l’associazione Noi per Loro dona un quadro con il messaggio della campagna all’Oncoematologia pediatrica, ribadendo la vicinanza alle famiglie dei piccoli pazienti. Il punto con medici e volontari lunedì 15 febbraio alle 11 all'Ospedale dei Bambini

“Diamo radici alla speranza. Piantiamo un melograno” questo il messaggio della XX Giornata mondiale contro il Cancro Infantile e l’Associazione Noi per Loro, da 36 anni al fianco delle famiglie dei pazienti ricoverati presso l’Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Maggiore, ha aderito all’iniziativa, con FIAGOP e Childhood Cancer International Europe, per aumentare la consapevolezza sul cancro infantile e per esprimere sostegno ai bambini e agli adolescenti malati di cancro e alle loro famiglie.

Lunedì 15 febbraio alle ore 11, infatti, la presidente di Noi per Loro Nella Capretti consegnerà al reparto diretto da Patrizia Bertolini un dipinto di Nicoletta Bagatti raffigurante un melograno, mentre un melograno con foglie e fiori adornerà la Casa di accoglienza di borgo Rodolfo Tanzi che l’associazione gestisce per le famiglie dei pazienti ricoverati.

“E’ una testimonianza di vicinanza verso l’Oncoematologia pediatrica e di affetto verso i pazienti e i loro famigliari – ha dichiarato Nella Capretti annunciando l’iniziativa – Vogliamo tenere vivo un contatto che è fatto di ascolto e di accoglienza, elementi fondamentali di cui si sente ancora di più la necessità in questo momento che ci costringe al distanziamento. Il melograno ricorda che Noi per Loro è sempre presente per i genitori che devono affrontare le difficoltà di una diagnosi di tumore infantile e di un percorso di cura dai tempi lunghi. La pandemia ci ha solo costretto a cambiare le modalità, ma non lo spirito e la sostanza del nostro supporto”.

“Il cancro infantile può essere curato e il benessere dei sopravvissuti raggiunto, se tutte le parti interessate continuano ad agire insieme con decisione”, afferma Patrizia Bertolini, direttrice dell’Oncoematologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. “L’Oncoematologia pediatrica di Parma – continua - partecipa alla SIOP, Società Internazionale di Oncologia Pediatrica, e la SIOP è sempre stata un catalizzatore alla collaborazione internazionale attraverso la partecipazione scientifica multidisciplinare e la partnership con le associazioni dei genitori per migliorare l'intero percorso di cura, in stretta collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità e gli stakeholders come industria, fondazioni e università. Da un lato, dobbiamo chiedere maggiori finanziamenti per la ricerca su nuovi farmaci e nuove tecnologie specifiche per i tumori infantili e degli adolescenti. D'altra parte, dobbiamo chiedere continuamente un accesso equo ad un'assistenza di qualità per tutti i bambini in tutto il mondo. Il motto è che nessun bambino deve morire di cancro”.

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