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Martedì, 23 Aprile 2024
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Fabio e il terrore della guerra in Ucraina: "Clima tesissimo in città, siamo in mezzo a due fuochi"

Fabio Pansera vive nel centro di Kiev da cinque anni: "Mi sono trasferito nel 2017 per seguire mia moglie: ora siamo costretti a trasferirci a Lviv, se tornerò in Italia? La mia vita è qui: lì non ho più nulla"

"Il clima è di estrema tensione: siamo in mezzo a due fuochi, alla propaganda russa e a quella statunitense. La gente ha paura: mi vedo costretto a trasfermi a Lviv, ma in Italia non tornerò: la mia vita è in Ucraina e lì non ho più nulla". Si apre così la testimonianza di Fabio Pansera, che da cinque anni vive in centro a Kyiv (Kiev).

Lavora come Video Editor e si è trasferito dal nostro territorio in Ucraina per amore. La crisi con la Russia, che potrebbe portare a breve ad una guerra, si sta aggravando giorno dopo giorno. Fabio dovrà trasferirsi a Lviv (Leopoli) insieme alla sua famiglia, in una città molto più lontana dal confine russo ma non tornerà, almeno a breve in Italia, come suggerito dalla Farnesiana a tutti gli italiani nel Paese. Gli Stati Uniti ieri, 14 febbraio, hanno deciso di trasferire l'ambasciata proprio da Kyiv a Lviv. Lo abbiamo intervistato per capire che clima respirano i parmigiani, e gli italiani, oggi in un paese al centro delle tensioni internazionali. 

Da quanto tempo vive in Ucraina e perchè si è trasferito? 

"Mi sono trasferito il 7 gennaio del 2017, il giorno di natale ortodosso. Prima abitavo a Londra, dal 2014. Nell'agosto del 2016 sono andato in vacanza in Ucraina con un amico ed ho incontrato quella che sarebbe poi diventata mia moglie. Mi sono trasferito per amore e faccio il web editor. Lavoro quasi sempre da remoto: ora vivo in centro a Kyiv". 

Come sta vivendo questo momento e che percezione ha delle notizie che arrivano dall'esterno?  

"Ho un canale su Youtube dal 2010, ho un sito (fabiopansera.com) e ho lavorato anche come streamer su Twich. Ho aperto anche un canale Telegram (t.me/italianiucraina): ora con questi strumenti cerco di fare chiarezza in merito alla situazione in Ucraina. Noto una cosa molto particolare, delle notizie mi accorgo perchè alcune persone mi chiamano dall'Italia per sapere se quelle che circolano in Italia sono vere. Io credo che ci sia un pò una forzatura al sensazionalismo. Ci sono due propagande: quella russa la conosciamo tutti, ma c'è poi anche quella statunitense. Alcune notizie sono palesemente false come quella del famoso video dell'esercito ucraino che starebbe istruendo i civili a combattere: non è vero, sono volontari, come da voi la Croce Rossa che non vogliono far parte dell'esercito che vogliono imparare a difendersi e eventualmente dare una mano. E' un training di base su come difendersi ma non è che l'esercito sta facendo un training alla popolazione per mandarla al fronte. Altre notizie sono reali e ingigantite, la verità sta nel mezzo. L'Ambasciata italiana mi ha chiesto di diffondere nel gruppo che gestisco su Telegram le informazioni importanti per i nostri connazionali che si trovano in Ucraina". 

Com'è la situazione ad oggi: quali sono state le comunicazioni ufficiali da parte delle autorità?

"Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskysecondo me sta minimizzando le cose, non perchè è incompetente ma perchè sta cercando di tenere la situazione sotto controllo: questa tensione non è per guerra o non guerra ma può mandare in crisi l'economia ucriana. Qualcuno dice che Putin voglia mandare l'economia ucraina in pezzi. Ieri non hanno chiuso lo spazio aereo ma è stata sospesa la copertura assicurativa da parte di alcune compagnie che hanno detto: non vi copriamo se volate sullo spazio aereo ucraino. Le compagnie hanno quindi sospeso i voli da e per l'Ucriana e stanno facendo tragitti diversi. Il clima è di estrema tensione, da dicembre l'atmosfera in città è cambiata: la cosa peggiore è vivere nell'incertezza. Penso ad una ragazza di vent'anni che, invece di pensare, che ne so, al lavoro o alla casa in questo momento sta pensando alla guerra". 

Ha intenzione di ritornare in Italia a breve? 

"Abbiamo valutato diverse opzioni, la mia vita è qui, in italia non ho più una vita, la Farnesina fa bene a dire di tornare in Italia e li capisco: fanno il loro mestiere. Tante volte ci si dimentica del fatto che non tutti hanno una doppia vita, se torno in italia non ho il diritto alla sanità perchè non sono iscritto. Lo stato dovrebbe agevolare in qualche modo chi torna e non ha possibilità, per esempio ospitandoci in albergo per un periodo. Dopo cinque anni a Kyiv però mi trovo forzato a trasferirmi a Lviv, in una zona più sicura e molto più distante dal confine con la Russia. Stiamo cercando un appartamento in affitto ma le richieste sono tantissime: chi ha possibilità economiche sta cercando di trasferirsi in quelle zone proprio a causa del pericolo guerra". 

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